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Iniziati i lavori per la costruzione del ponte in Val di Pai

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17/02/17

In questi giorni in Valgerola, più nello specifico in Val di Pai, sono impegnate alcune imprese multinazionali per la costruzione del nuovo ponte.

Un’ opera viabilistica attesa da diversi anni perchè elimina un pericoloso tratto franoso di versante lungo la ex strada statale 405, diventata nel 2001 strada provinciale 7 della Valgerola.

I lavori in realtà erano già iniziati nel 2008 con un primo cantiere, chiuso però per inadempienze da parte dell’ azienda costruttrice.

Dopo un periodo di inattività, la “svolta” nel 2016 ed ora finalmente la costruzione del ponte.

 

«La zona della Val di Pai – afferma l'ingegner Carlo Erba, (progettista)– è al centro di attività abbastanza sostenute. Si sta procedendo al montaggio dell'impalcato del ponte, l'insieme delle strutture di sostegno orizzontale del piano stradale. Vengono realizzate le attività che vanno a costituire questo impalcato. Sono al lavoro l'impresa Cossi, valtellinese, la Omba spa, azienda vicentina attiva nel settore delle opere infrastrutturali in acciaio e dei ponti stradali e Tensacciai, grande società internazionale di questo settore di costruzioni.

Tutti stanno seguendo questo intervento. Il Ponte in Val di Pai, Valgerola è un ponte specialistico, “strallato”, quindi sospeso con l'impalcato che è retto da una serie di cavi – gli stralli – ancorati a piloni o torri di sostegno. In questo caso, a una torre in calcestruzzo. La torre portante sarà costruita dalla parte di Pedesina e sarà alta 45 metri, l'impalcato su cui viaggeranno auto e camion sarà di una lunghezza di 130 metri. È un'opera molto importante che credo darà un grosso contributo allo sviluppo e al turismo della Valgerola».

 

Interesse anche per non recare problemi di viabilità «Stiamo cercando continuamente di fare combaciare l'operatività del cantiere con le esigenze di tutti – ha specificato ieri da Gerola il sindaco Rosalba Acquistapace – anche prima di iniziare i lavori ci sono stati tanti incontri con la Provincia per pianificare al meglio le cose e per far sì che l'infrastruttura nella sua evoluzione realizzativa non incidesse più di tanto con le esigenze locali. Io peraltro rispetto innanzitutto il lavoro degli altri, di chi ha l'onere dell'opera. Alla quale, come tutti sappiamo, non ci sono alternative, abbiamo chiesto per anni che venisse realizzata, è vitale per la valle. Occorre che tutti, abitanti, operatori, si organizzino quando la strada è interrotta per spostarsi nelle “finestre” in cui il transito è consentito».