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Il pendolo di Charpy, divertimento km zero

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BLOG | 05/08/17

Jan, Gianluca e Daniele

Prendi 3 appassionati di teatro, di quelli che lo sentono dentro, di quelli che vogliono trasmettere qualcosa. Ecco tutti insieme riescono a creare uno spettacolo divertente ed esilarante.

Giovedì sera, 3 luglio a Teglio, nella meravigliosa cornice del giardino di Palazzo Piatti Reghenzani hanno saputo intrattenere per un’ora e mezza, il numeroso pubblico accomodato sulle panchine, sulle sedie e sul prato.

Una location perfetta visto il caldo clima estivo. L’aria fresca di Teglio, il cielo limpido, la luna che osservava dall’alto hanno reso la serata perfetta.

Una scenografia molto semplice che rappresentava l’abitazione, ovvero l’appartamento dei 3.

Il proprietario Alberto e i coinquilini acquisiti Filippo ed Edoardo.

La storia divertente si svolge proprio tra la conoscenza di persone totalmente diverse tra loro, la convivenza a volte non troppo facile, un risvolto che si presume drammatico e che invece si conclude con un lieto fine.

Tanti sketch semplici ma divertenti che hanno fatto sorridere, anzi proprio ridere, adulti e bambini presenti tra il pubblico.

L’esperienza di Gianluca Moiser, famoso e apprezzato regista di Gente Assurda, l’estro di Daniele Pellegrini e la mimica e le espressioni coinvolgenti di Jan Bureš

hanno dato vita al pendolo di Charpy, segreto svelato solo nell’ultima parte della commedia.

Lo spettacolo è stato anche motivo di parlare di un termine molto usato ultimamente nel linguaggio comune, ovvero la resilienza: la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita.

La convivenza "forzata" di Alberto, Filippo ed Edoardo ne è stata la dimostrazione. Un messaggio posivito per chi è riuscito a coglierne l'essenza.

Il pendolo di Charpy è la dimostrazione che per fare teatro non servono grandi palcoscenici, serve solo tanta passione e impegno. I risultati poi arrivano e vengono apprezzati.

Era la prima volta che li vedevo all’opera insieme, ho osservato attentamente, ho ascoltato e devo dire che la spontaneità della recitazione è la cosa che più mi ha colpito e mi è piaciuta.

Non sono esperta di teatro quindi lungi da me dare giudizi, ma so solo che quando c’è troppa recitazione e traspare, la cosa non mi piace, anzi mi annoia.

Non è il caso del trio Bureš, Pellegrini, Moiser in arte BPM che si trova anche su FB (assolutamente da seguire per conoscere anche un personaggio molto Figlio dei fiori: Floriano), che ha saputo recitare con una spontaneità davvero spettacolare.

The Hanging Rock Band ha accompagnato la serata con musica dal vivo, come un vero Teatro che si rispetti. Molto bravi ed apprezzati.

Lo spettacolo faceva parte della rassegna Teglio Teatro Festival Valtellina che ogni anno viene riproposto con sempre più rappresentazioni che toccano diverse località della Valtellina.

Insomma una serata diversa dal solito dove ho potuto assistere alla performance di artisti km zero che hanno saputo essere all’altezza della situazione.

Gli applausi non sono mancati e se li sono meritati tutti.

Presto ci saranno le repliche del pendolo di Charpy e vi consiglio vivamente di andarlo a vedere perché merita, come meritano di avere successo questi personaggi che hanno nel sangue la passione per la recitazione e il teatro.

Evviva il teatro, evviva la voglia di mettersi in gioco dal vivo e la voglia di coinvolgere il pubblico.

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