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Inaugurato in Val Gerola il ponte in Val di Pai

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22/07/17

Un ponte sospeso sorretto ad una sola “pila” una sola trave portante, che incombe su un
vuoto vertiginoso, per 130 metri di sviluppo lineare. Gli “stralli” i cavi che lo sostengono
tengono ancorate alla montagna centinaia di tonnellate di cemento, calcestruzzo, armature.
Su quel ponte  inaugurato questa mattina alle 11.30  in Valgerola, Valtellina
presenti l’alto esponente del consiglio regionale lombardo Ugo Parolo, il presidente della
Provincia di Sondrio Luca Della Bitta, il prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia, il
sindaco del paese di Gerola Rosalba Acquistapace insieme ad altri sindaci e amministratori
passeranno finalmente residenti e turisti senza dovere transitare sotto tratti franosi e
pericolosi della montagna.
Dopo il taglio del nastro alle 11.30, i discorsi ufficiali, un rinfresco insieme
alla popolazione locale, insieme alla gente, ai gruppi folcloristici vestiti con costumi tipici
valtellinesi.
Il nuovo ponte che viene aperto sulla strada provinciale 7 o della Valgerola è costato quasi
tre milioni di euro, la zona alpina della bassa Valtellina lo aspettava dal 2004. L’opera
affidata una prima volta con appalto ad una impresa si era ad un certo punto fermata per
inadempienze contrattuali, poi si era arenata. Due anni fa dopo perizie, passaggi burocratici,
il via al nuovo iter costruttivo che si è concluso da qualche settimana. A seguito sono state
espletate le verifiche, i collaudi.
Nella zona, che ha una fiorente attività turistico-ricettiva si saluta «il nuovo ponte che arriva
insieme ai maggiori transiti di villeggianti».
«Opera che è già anche una attrattiva turistica – ha affermato ieri il sindaco di Gerola
Rosalba Acquistapace – tanta gente viene a vederlo, c’è chi dice che è un’opera mirabile,
chi la lamenta come un po’ impattante, ma intanto c’è. Passare nella “strada vecchia” che
ora viene chiusa, sotto i franosi versanti della val di Pai metteva paura anche a noi, che
siamo abituati a vivere in quota, con un ambiente non sempre facile. Quel tratto era
pericoloso».
«Adesso – ha aggiunto il sindaco di Gerola – le comunità locali si aspettano che anche
altri tratti della strada che attraversa i comuni della valle vengano messi in sicurezza e il
tracciato sia reso più scorrevole. Da parte nostra non stiamo certo con le mani in mano,
siamo gente laboriosa, viviamo nelle terre alte, mettiamo tutto quel poco che abbiamo per
dare sviluppo e lavoro sul turismo alla nostra gente e abbiamo bisogno che le infrastrutture
di servizio sostengano quanto si fa. Si dice spesso che la montagna non debba essere

“lasciata da sola”, in pasto allo spopolamento, all’abbandono del territorio. Noi la nostra
parte la facciamo, che gli enti centrali ci affianchino ancora per fare vivere e valorizzare la
nostra terra, le tradizioni, l’ambiente»

Ufficio stampa Ecomuseo Valgerola