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Un'ordinanza per limitare la proliferazione della zanzara tigre

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09/06/17

Il Comune di Sondrio, a seguito della nota fatta pervenire dal Dipartimento di Igiene Prevenzione Sanitaria dell’A.T.S. della Montagna  Servizio di Igiene e Prevenzione negli Ambienti di Vita, ha emesso un’ordinanza al fine di invitare tutti i cittadini a mettere in atto alcune accortezze per evitare la proliferazione della zanzara tigre.

 

L’ordinanza, relativa al periodo che va dal 20 maggio al 30 settembre, contiene alcune semplici regole da seguire e consigli pratici: per leggerla è necessario collegarsi all’homepage del sito del comune di Sondrio.

“Negli ultimi anni, infatti, anche a Sondrio è emersa la necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica in particolare nei confronti della zanzara tigre (Aedes albopipictus) - ha spiegato Pierluigi Morelli, Assessore all’Urbanistica, ambiente e mobilità del Comune di Sondrio -. La situazione è sotto controllo, ma considerato l’avvento della stagione calda si rende necessario  contenere  le infestazioni da zanzara ed altri insetti nocivi e/o molesti. L’intervento principale è la riduzione della loro popolazione agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali. A questo scopo, si chiede a tutti i soggetti gestori di depositi, responsabili di cantiere, responsabili di attività pubbliche e, in generale, a tutti i cittadini di adottare alcune semplici misure tra le quali: evitare l’abbandono in spazi aperti di contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana; evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea; procedere allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta o alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini; tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, e sistemandoli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza; provvedere al taglio periodico dell’erba. Il Comune comunque prevede di intervenire nelle aree pubbliche più sensibili quindi in prossimità di asili, scuole ecc., trattando l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche” ha concluso l’Assessore.