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18/04/2024

S. Ermogene martire

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Bema

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TERRITORIO

Bema

Il Comune di Bema a (790 m.) si trova a 9 km. da Morbegno, nella valle del Bitto di Albaredo, in versante orobico, all'interno del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi. Ai piedi del Pizzo Berro (1847 m.), si sviluppa su un ampio e soleggiato terrazzo, in posizione dominante verso Morbegno. Dal poggio sul quale è ubicato sembra trarre anche il proprio nome. Il significato di "gradino" fu scelto per rafforzare un pregio del borgo, grazie alla sua posizione di belvedere alpino. La Valle del Bitto qui si ramifica dando origine al ramo di Albaredo e a quello di Gerola. Il piccolo paese alpino si mostra alla confinante Val Gerola all'altezza di Sacco e gode di un clima piu mite, rispetto alle altre località della valle, grazie alla sua aperta posizione. Questa peculiare caratteristica deve avere incoraggiato, nel passato, l'insediamento umano. Bema si mostra però isolata rispetto agli altri paesi dell'area orobica a causa della sua tortuosa e, a tratti franosa, strada d'accesso.Scopri di più. Clicca qui

stemma Bema

Stemma di Bema

BEMA, 800m s.l.m - 141 abitanti

Stemma: d'azzurro all'aquila d'oro posta sulla cima di un monte al naturale e accompagnata ai lati da due stelle d'argento a cinque punte.

"Gli stemmi dei comuni di Valtellina e Valchiavenna" di Marco Foppoli

santo patrono Bema

San Bartolomeo

Bartolomeo fu uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. L'apostolo viene chiamato con questo nome nei sinottici, mentre nel vangelo di Giovanni è indicato con il nome di Natanaele, sempre che si accetti l'identificazione tra questi due personaggi, cosa di cui alcuni studiosi dubitano. Era originario diCana in Galilea, ma non vi sono indicazioni sulle date di nascita e di morte. Morì probabilmente in Siria tra il 60 e il 68 d.C. Viene festeggiato il 24 agosto.

Tutto quello che si conosce di questo Apostolo proviene dai vangeli. Secondo il Vangelo di Giovanni egli era amico di Filippo, fu, infatti, questi a parlargli entusiasticamente del Messia quando gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth». La risposta di Bartolomeo fu molto scettica: «Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» Ma Filippo insistette: «Vieni e vedrai». Bartolomeo incontrò Cristo e quanto gli disse fu sufficiente a fargli cambiare idea. Gesù: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Bartolomeo turbato gli chiese come facesse a conoscerlo e Gesù di rimando: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». L'essere raggiunto da Cristo nei suoi pensieri più intimi, suscitò in lui un'immediata dichiarazione di fede: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!» Gesù, allora, gli rispose «Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico credi? Vedrai cose maggiori di questa». Nel Vangelo arabo dell'infanzia,30 è riportato che una donna per intercessione di Maria sdraia nel letto di Gesù il suo bambino gravemente malato, che sarà San Bartolomeo o Natanaele Bartolmai.

Il suo nome compare poi nell'elenco dei dodici inviati da Cristo a predicare e, ancora, negli Atti degli Apostoli, dove viene elencato insieme con gli altri apostoli dopo la resurrezione di Cristo.

Da questo momento più nulla, solo la tradizione che racconta della sua vita missionaria in varie regioni del Medio Oriente, secondo alcuni, forse, si spinse fino inIndia, Azerbaigian, e Mesopotamia[6]. Anche la morte è affidata alla tradizione che lo vuole ucciso, scuoiato della pelle, secondo alcune fonti da parte del re dei Medi nella regione della Siria, mentre altre fonti parlano dell'Azerbaigian.