📍E se avesse vinto l’Austria? Un viaggio tra storia e ipotesi con Guido Borghi a Sondrio
Ti sei mai chiesto cosa sarebbe successo se il Risorgimento non fosse andato come lo conosciamo?
Se, anziché un’Italia unita, avessimo avuto una Confederazione Austro-Italica sotto l’egida dell’Impero d’Austria?
Ecco, se queste domande ti stuzzicano anche solo un po’ la curiosità (e magari hai una passione per la storia vista da prospettive meno scontate), allora segna in agenda: mercoledì 2 aprile 2025, alle 17.30, sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio (SO).
Lì ti aspetta il professor Guido Borghi, con la conferenza “L’alternativa al Risorgimento: se avesse vinto l’Austria …”.
Borghi, porterà alla luce due piani strategici messi nero su bianco dall’altra parte del fronte durante il Risorgimento:
🔹 il progetto di Francesco V d’Asburgo-Lorena-Este per una Confederazione Austro-Italica;
🔹 il Piano di Grande Austria, sostenuto da von Schwarzenberg e von Bruck.
Questa conferenza non è un evento a sé: fa parte dei Seminari di studio Sandro Massera 2025, dedicati proprio alla Valtellina e alla Valchiavenna nell’età del Risorgimento.
Una bella occasione per guardare con occhi nuovi la nostra storia locale — sì, quella che spesso ci viene raccontata in modo un po’ troppo scolastico — e per capire come certi scenari “grandi” abbiano lasciato tracce proprio qui, tra le nostre montagne.
✨ Ma non è finita qui ✨
Il giorno dopo, giovedì 3 aprile alle 16.30, ci sarà anche una visita guidata gratuita al MVSA di Sondrio: “Sondrio, la tua storia”.
Un modo perfetto per continuare il viaggio iniziato con la conferenza… stavolta camminando tra oggetti, documenti e storie che parlano di noi.
🎟️ L’ingresso è libero.
👉 Mercoledì 9 aprile 2025, alle 17.30, sempre nella sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio, sarà la volta della professoressa Cristina Pedrana con la conferenza: “L’Ottocento in Valtellina nelle relazioni tecniche ed economico sociali”.
In questo incontro si parlerà di come la Valtellina dell’Ottocento si sia trasformata, a partire dall’epoca napoleonica fino al Regno d’Italia, sotto il profilo politico, economico, linguistico e sociale.
Un racconto che si snoda tra dati, testimonianze e documenti, restituendoci il ritratto di una provincia viva, in fermento, che cambia insieme al mondo che la circonda.
La prof.ssa Pedrana, nata a Bormio (SO), è una vera esperta di strade, confini e trasformazioni territoriali. Autrice di numerosi saggi e protagonista di tante iniziative dedicate a Carlo Donegani, condividerà uno sguardo appassionato e competente su un secolo fondamentale per comprendere chi siamo oggi.
📖 Una storia che ci riguarda da vicino, anche se spesso non ce ne accorgiamo.
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👗 Rosa Genoni, la valtellinese che inventò il Made in Italy e lottò per la pace
Ci sono figure che sembrano uscite da un romanzo… e invece sono esistite davvero.
Una di queste è Rosa Genoni, nata a Tirano (SO) nel 1867, e protagonista del terzo appuntamento dei Seminari di studio Sandro Massera 2025, il ciclo che ci accompagna – passo dopo passo – a scoprire le mille sfumature della Valtellina e Valchiavenna nell’età del Risorgimento.
📅 Martedì 15 aprile 2025, alle 17.30, nella sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio (SO), sarà Pierluigi Zenoni a raccontarci la vita incredibile di questa donna fuori dal comune. Il titolo della conferenza è già un programma: “Rosa Genoni, la valtellinese che inventò il Made in Italy e cercò di fermare la guerra”.
Sì, perché Rosa non è stata “solo” una sarta o una stilista. È stata una visionaria, capace di immaginare un futuro in cui la moda italiana si emancipasse dalla Francia e trovasse ispirazione nei capolavori dell’arte italiana. Una pioniera, insomma, del concetto di Made in Italy… quando ancora nessuno ne parlava.
A 10 anni lascia Grosio per Milano, dove comincia la sua avventura tra stoffe, tagli e ago alla mano. Ma mentre cuce e disegna, lotta anche: contro il lavoro minorile, per i diritti delle donne, per la dignità di chi lavora.
La svolta arriva con l’Expo di Milano del 1906, dove allestisce un padiglione con abiti ispirati al Quattrocento e al Cinquecento. E da lì, inizia anche un’altra battaglia: quella per la pace.
Partecipa al Congresso delle donne pacifiste all’Aja, fonda la Pro Humanitate, scrive articoli, incontra capi di Stato e si mette in prima linea per aiutare gli sfollati e i prigionieri italiani della Prima guerra mondiale.
🎤 A raccontare tutto questo sarà Pierluigi Zenoni, storico valtellinese, autore di diversi saggi e volumi sul movimento operaio e l’antifascismo, che da anni collabora con l’ISSREC e restituisce voce e spessore alle storie (spesso dimenticate) della nostra terra.
✨ Ma non è tutto!
A questa conferenza è legata anche una visita guidata gratuita davvero originale:
📍Giovedì 17 aprile 2025, alle 16.30, al MVSA di Sondrio ci sarà “La nobiltà valtellinese e la moda tra il XVII e il XX secolo”.
Un viaggio tra tessuti, stili, abiti e cambiamenti sociali… per capire come la moda abbia sempre raccontato qualcosa di più profondo.
🎟️ L’ingresso è libero. Basta solo la voglia di ascoltare una storia che ti sorprenderà (e, forse, ti farà venir voglia di guardare la tua camicia con occhi nuovi).
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💉 “I salassi e il telegrafo”: quando la medicina dell’Ottocento camminava tra progresso e superstizione
Hai presente quelle storie che ti fanno dire “ma davvero si faceva così?”
Ecco, la conferenza del 7 maggio 2025, nell’ambito dei Seminari di studio Sandro Massera, sarà proprio un viaggio dentro una medicina fatta di contraddizioni, intuizioni geniali e… qualche pratica da brividi.
📅 Mercoledì 7 maggio, ore 17.30, nella sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio (SO), il Dott. Carlo Patriarca ti porterà dritto nel cuore dell’Ottocento con la conferenza:
“I salassi e il telegrafo: la medicina nell’Ottocento”.
Un titolo curioso, che accosta strumenti e idee che oggi sembrano lontanissimi… ma che, all’epoca, convivevano nello stesso ospedale, nello stesso ambulatorio, spesso perfino nello stesso medico.
Si parlerà di come le grandi pandemie dei secoli precedenti abbiano lasciato spazio, nel XIX secolo, a nuove emergenze come il colera, che colpì anche la nostra penisola.
Il vaiolo iniziava a perdere terreno grazie alle vaccinazioni, e figure come Laennec, Semmelweiss e Lister stavano rivoluzionando l’approccio clinico.
Eppure, accanto a tutto questo, sopravvivevano pratiche “mediche” che oggi ci fanno sorridere (o rabbrividire): i salassi, le “cure” a base di oppio, i bagni gelati o bollenti…
Il Dott. Patriarca – nato a Sondrio, medico anatomo patologo, scrittore e appassionato di storia della medicina – ci guiderà tra cronache lombarde, testimonianze, casi di malattia noti e meno noti.
Un racconto che unisce rigore scientifico e sensibilità narrativa, perché la medicina non è solo tecnica: è anche cultura, emozione, speranza… e fallimento.
Se ti affascina capire da dove veniamo anche nel modo in cui curiamo, assistiamo, interpretiamo il corpo e la malattia, questo incontro ti piacerà.
🎟️ L’ingresso è gratuito.
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🍞 Cosa mangiavano (davvero) i valtellinesi nell’Ottocento? Ce lo racconta il Prof. Guglielmo Scaramellini
Quando si parla di storia, spesso ci perdiamo tra guerre, confini e rivoluzioni. Ma c’è una domanda molto più semplice – e altrettanto rivelatrice – che merita attenzione: cosa mangiavano le persone?
Mercoledì 14 maggio 2025, alle 17.30, nella sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio (SO), il professor Guglielmo Scaramellini proverà a rispondere proprio a questa domanda, con la conferenza dal titolo:
“L’alimentazione in Lombardia nell’Ottocento. Specificità territoriali, strutture agrarie, sistemi alimentari”.
Un tema che potrebbe sembrare “di nicchia”, ma che in realtà ci riguarda da vicino, perché il cibo non è mai solo cibo: è cultura, economia, identità. È il riflesso concreto di come viveva una comunità.
L’incontro rientra nel ciclo dei Seminari di studio Sandro Massera 2025, organizzato dagli Amici della Biblioteca di Sondrio e dalla Società Economica Valtellinese, con il supporto di Biblioteca Rajna, MVSA e Comune di Sondrio.
Un appuntamento che si inserisce perfettamente nella missione di questo percorso: rileggere la storia della Valtellina e Valchiavenna nell’età del Risorgimento… da dentro.
Scaramellini ci accompagnerà tra fattorie, mercati, cucine e vigne dell’Ottocento lombardo, spiegandoci come l’alimentazione popolare fosse ancora fortemente legata all’agricoltura locale, in particolare nella Valtellina centrale, dove la scarsità di cereali veniva compensata con importazioni pagate grazie ai proventi della viticoltura.
Ma attenzione: non è un quadretto idilliaco.
La crisi della viticoltura tra il 1847 e il 1858, con la produzione praticamente azzerata, mette in ginocchio l’economia della provincia. Nascono così le prime emigrazioni contadine: alcuni si spostano in pianura, altri prendono il largo verso mete lontanissime (sì, anche l’Australia!).
Con l’Unità d’Italia e l’apertura al libero scambio, la situazione peggiora: i prodotti locali perdono valore, la policoltura per l’autoconsumo va in crisi, e i campi si svuotano.
🍇🚜
Un viaggio affascinante in un tempo non così lontano, che ci fa capire quanto la storia del cibo sia anche storia di resistenza, fatica e trasformazioni epocali.
📍 E per chi volesse proseguire il percorso, giovedì 15 maggio 2025, alle 16.30, è in programma la visita guidata gratuita al MVSA di Sondrio:
“Accordi di paesaggio nelle opere del XX secolo”
Un’occasione per vedere come il territorio, con i suoi mutamenti, sia entrato anche nell’arte.
🎟️ Ingresso libero.
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🗺️ “Verso la Grande Guerra”: l’ultima tappa di un viaggio tra le pieghe della storia europea (e locale)
E alla fine eccoci qui.
Dopo settimane di conferenze, incontri e approfondimenti, mercoledì 21 maggio 2025, alle 17.30, nella sala F. Besta della Banca Popolare di Sondrio (SO), si chiude il ciclo dei Seminari di studio Sandro Massera 2025 con un appuntamento che promette di lasciare il segno.
Il professor Guido Borghi – già protagonista del primo incontro del ciclo – torna con una conferenza dal titolo denso e intrigante:
👉 “Verso la Grande Guerra: gli obiettivi geopolitici degli Imperi Centrali”.
Un tema complesso ma affascinante, che ci invita a guardare dietro le quinte della Prima guerra mondiale, per capire cosa volessero davvero Austria-Ungheria e Germania… al di là dei campi di battaglia.
Perché sì, gli obiettivi dell’Impero Tedesco sono stati analizzati in lungo e in largo (grazie anche al celebre lavoro dello storico Fritz Fischer), ma quelli dell’Impero Austro-Ungarico? Molto meno.
Eppure, anche lì si muovevano progetti ambiziosi, in parte oscuri, e non sempre legati alle zone “tradizionalmente sensibili” come i Balcani.
Borghi ci guiderà tra archivi, titoli nobiliari, successioni dinastiche, ipotesi di restaurazione e desideri di rivincita a lungo covati.
Si parlerà delle manovre austriache nei confronti dell’Italia prima ancora dello scoppio del conflitto, delle tentate restaurazioni del Regno Lombardo-Veneto, del Ducato di Parma e perfino dello Stato Pontificio (!).
Un percorso che parte da lontano (dall’abdicazione di Ferdinando IV di Toscana nel 1870, passando per la guerra italo-turca e il terremoto di Messina del 1908), ma che ci porta dritti all’estate del 1914, quando l’Europa – e con lei la Valtellina e la Valchiavenna – entra in una spirale senza ritorno.
Borghi, ricercatore all’Università di Genova, è un vero fuoriclasse nel collegare linguistica, geografia storica, genetica e filosofia della storia.
I suoi interventi non sono mai “solo” storici: sono viaggi trasversali, dove ogni dettaglio trova un suo posto in una mappa più ampia… e profondamente umana.
🎤 Questa sarà l’ultima occasione per partecipare al ciclo Massera 2025, promosso dagli Amici della Biblioteca di Sondrio e dalla Società Economica Valtellinese, con il sostegno della Biblioteca Rajna, del MVSA e del Comune di Sondrio.
Un ciclo che ha saputo fondere rigore e passione, radici locali e orizzonti internazionali.
🎟️ L’ingresso, come sempre, è gratuito
Per maggiori informazioni
Infopoint Sondrio
0342 526299
turismo@comune.sondrio.it
Sondrio si trova nel cuore della Valtellina, in un territorio caratterizzato da montagne imponenti, vigneti terrazzati e paesaggi naturali di rara bellezza. Passeggiando tra le sue vie o attraversando il suo territorio, si respira ancora oggi un'atmosfera autentica, fatta di tradizioni radicate e di tranquillità.