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I musei statali della Lombardia pronti alla riapertura

02/02/21 - Teglio

Ufficializzato il giallo per la Lombardia, in Palazzo Litta – sede della Direzione regionale Musei della Lombardia – si è lavorato anche di sabato e domenica per poter riaprire quante più sedi possibile già a partire da martedì 2 febbraio.

“Grazie alla volontà corale del personale apriranno già martedì mattina – annuncia il Direttore Emanuela Daffra – il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo a Sirmione (tra le sedi più visitate in Lombardia), la Cappella Reale Espiatoria, a Monza, Palazzo Besta, a Teglio”.

Mercoledì 3 sarà la volta del Museo della Certosa di Pavia e della Villa Romana di Desenzano del Garda mentre il giorno successivo toccherà al Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, a Vigevano.

In questo caso il leggero ritardo è dovuto ai lavori in corso al secondo piano che hanno avuto ripercussioni sugli spazi espositivi, ora da sistemare per accogliere i visitatori al
meglio.

La chiusura di questi mesi ha consentito infatti di mettere in cantiere diversi interventi di adeguamento delle sedi museali.

La gran parte si sono conclusi, ma altri sono ancora in corso.  Come è il caso del Parco Nazionale delle Incisioni

Rupestri di Naquane a Capo di Ponte. Qui, maltempo consentendo, si conta di completare messa in sicurezza dei parapetti, potatura e sistemazioni delle piante entro la settimana.

In attesa delle novità primaverili che saranno annunciate a breve, Naquane ed il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo riapriranno le porte da martedì 9 febbraio.

Resterà invece chiuso il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica, a Cividate Camuno, di cui si sta completando il trasferimento nella nuova sede che sarà inaugurata ad aprile: intervento complesso, importante e molto atteso, che vogliamo divenga segno concreto della presenza attiva dei musei sul territorio.

Caso a parte è quello del Cenacolo di Leonardo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. “È un bene statale di importanza strategica per Milano e non solo – ribadisce Emanuela Daffra – ed è quindi nostra volontà, oltre che nostro interesse, renderlo visitabile in tempi il più veloci possibile, tenendo tuttavia conto della particolare delicatezza di quel monumento e dei meccanismi articolati che sovrintendono alla sua fruizione.

L’obiettivo a cui stiamo lavorando con il personale e con il concessionario è di accogliere i visitatori da martedì 9”.

Infine il tema degli orari di apertura. Tenendo conto della situazione ancora fluida e incerta sotto il profilo della risposta del pubblico si parte in via sperimentale con un orario transitorio che, nella maggior parte dei siti, privilegia le mattine e che sarà in vigore per le prossime 3 settimane.

Pronti a rivederlo, dopo un monitoraggio scrupoloso, con l’avanzare della bella stagione e, ci auguriamo, con il crescere, nel pubblico, del desiderio di godere di luoghi sorprendenti.