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21/12/2024

S. Francesca Cabrini

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Il Lavegin d'or 2024 a Jim Pini

BLOG | 23/06/24

logo Hotel Sassella - Ristorante Jim VISITA LA PAGINA DELL'AZIENDA!

Jim Pini, un valtellinese che ci rappresenta.

 

Se qualcuno mi dovesse chiedere chi è il valtellinese che in questo momento rappresenta la Valtellina, risponderei senza ombra di dubbio: Jim Pini dell’Hotel Sassella di Grosio.

Un’istituzione, un uomo semplice e allo stesso tempo geniale, intraprendente, gentile, cordiale, sempre disponibile e generoso.

 

Non sono termini cercati a caso.

Sono tutti aggettivi che descrivono questa persona davvero unica,  che domenica 23 giugno è stata premiata dall’Associazione Culturale Valtellinesi a Milano, con il presidente  Luca Palestra presente alla cerimonia.

 

Fondata nel 1988,  l'associazione attribuisce annualmente il Lavegin d’Or, a quelle persone della Provincia di Sondrio, che per capacità, intelligenza e serietà si siano imposte all’attenzione dell’opinione pubblica lombarda e nazionale, contribuendo a far conoscere i valori di cultura e di civiltà della loro terra natia.

 

Jim è stato “nominato”! 

E anche io sono stata invitata a partecipare a questo momento speciale.

Ha ricevuto dalle mani del presidente onorario dell’associazione Ing. Visentin, il prestigioso riconoscimento del Lavegin d’Or 2024 


 

Un premio assolutamente meritato, che vede questa motivazione:

 

“Per l’impegno, la tenacia e la lungimiranza, non disgiunte da una grande umiltà, con cui, in più di 50 anni di intenso lavoro, ha portato l’albergo Sassella e l’annesso Ristorante Jim a raggiungere una notorietà che va al di là della sfera nazionale, facendone un punto di riferimento della cucina valtellinese e assumendo con pieno merito l’appellativo “Jim”, già appartenuto all’omonimo zio Giacomo, che aveva fondato l’albergo al suo rientro in Italia dall’Australia ove, come tanti valtellinesi, era emigrato.

Chiamato dal 1976 al seguito della squadra italiana di sci alpino per nove Olimpiadi e sedici Campionati del mondo di sci, divenne “ambasciatore della cucina valtellinese nel mondo” facendo di Casa Italia (ora Casa FISI), nata come Hospitality House ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1984, il ristorante per eccellenza per la squadra azzurra e per le altre squadre, teatro dell’enogastronomia italiana e valtellinese.

Oggi Jim, dopo mezzo secolo d’attività, approssimandosi agli 80 anni, ha allentato il ritmo, ma il suo operato rappresenta sempre uno sprone per i ristoratori valtellinesi, specie in vista delle prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026”.
 

La storia di Jim è da conoscere, da ascoltare….quelle storie che ti catturano e ti lasciano piacevolmente affascinato. 

 

Chiamato dal 1976 al seguito della squadra italiana di sci alpino per 9 olimpiadi e per 16 campionati del mondo di sci, diventa ambasciatore della cucina valtellinese nel mondo, diviene il ristorante per eccellenza per la squadra azzurra e per le altre squadre,  teatro dell’enogastronomia italiana e valtellinese.

 

Jim con la sua esperienza ha trasmesso i suoi valori non solo in ambito culinario fuori dalla nostra nostra valle, è anche un esempio e uno stimolo  per tutti i ristoratori valtellinesi.

 

Con il suo sorriso, la sua caparbietà e la sua intraprendenza ha creato, forse senza saperlo, un sistema, un metodo, un qualcosa che dovrebbe essere replicato da tutti.

 

Un connubio, un sodalizio vincente tra cucina e accoglienza.

 

Ha lavorato sodo, ha saputo trasmettere la passione per il suo lavoro, i suoi valori  alla sua famiglia.

 

Una bellissima famiglia che conosco ormai da anni.

 

A chi dice che i valtellinesi non sono accoglienti…beh direi di passare da Jim a Grosio e si ricrederebbe.

 

Oggi Jim si è più volte commosso nel vedere tanta gente, tanti amici riuniti intorno per festeggiare questo riconoscimento.

Vedere il suo lavoro apprezzato anche fuori dalla Valtellina, essere preso come testimonial della cucina valtellinese nel mondo, non è cosa da tutti.


 

Personalmente ho vissuto momenti di emozione e commozione per un uomo che oserei definire un simbolo della semplicità in persona, un uomo che nasconde dentro tanta esperienza, tanti sacrifici, tanti valori, tanto amore per ciò che fa, per la sua famiglia, per la sua terra.

 

Un vero ambasciatore, una persona genuina, nulla di costruito, di astratto…

Quando mi capita di passare da Grosio, mi fermo anche solo per un saluto.

Il sorriso, la gentilezza, l’accoglienza di Jim e della sua famiglia sono disarmanti.

 

Pronto ad offrirti subito un caffè prima ancora di sapere se hai bisogno di qualcosa.

 

Apre le porte del suo Hotel, del suo Ristorante, della sua casa per farti sentire subito in famiglia.

Non serve parlare della sua cucina perché se dovessimo attribuire le stelle sarebbero 7 per quanto mi riguarda.

 

Basta dire che fa parte del circuito dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo,  associazione che rappresenta la migliore espressione della cucina regionale italiana e disegna la mappa della gastronomia e dell’ospitalità Made in Italy.

 

Oggi Jim, vicino alle 80 primavere con sua moglie sempre accanto, ha delegato alle figlie, al genero, ai nipoti gran parte delle mansioni dell’Hotel Sassella.

 

Ha accolto con gratitudine il suo premio, un vero lavec in miniatura,  e queste sono state le sue parole:

“Dedico questo riconoscimento a mia moglie Anna che in tanti anni mi è sempre stata vicina, alla mia stupenda famiglia con nipoti e pronipoti che sono nel mio cuore, alle mie figlie, ai miei fratelli e a tutti voi che siete qui presenti. Voglio ricordare in particolare i miei impiegati che per tanti anni mi hanno assistito e mi sono stati vicini e ancora adesso con tenacia, serietà e professionalità, portano avanti la mia azienda.

Un ricordo caro ad Alba che da tanti anni è la mia impiegata ed è sempre stata con noi con tutti i sacrifici che un’azienda alberghiera comporta. È stata insignita anche come maestra del lavoro con una stella al merito e questo ha portato prestigio alla nostra azienda”

 

Ha ripercorso un po’ la sua storia con ricordi e aneddoti, sempre con la sua semplicità e simpatia. Ha ricordato due grandi amici scomparsi Oreste Peccedi e Mario Cotelli.

 

E il mitico Alberto Tomba a cui telefona sempre per fare  gli auguri di buon compleanno.

 

Insomma una giornata davvero speciale per questo prestigioso traguardo raggiunto.

Giornata che si è conclusa con un favoloso buffet, accompagnato da prestigiosi vini valtellinesi, offerto a tutti i presenti.

 

Prelibatezze valtellinesi, deliziosi finger food, stuzzichini di ogni genere, che tutti hanno magnificamente apprezzato e gustato.

 

Il tutto servito con la cortesia e la gentilezza che contraddistingue la famiglia Pini dell’Hotel Sassella di Grosio.

 

Un ricevimento degno di un matrimonio che si è svolto nella struttura dedicata ai banchetti che si trova accanto a Villa Visconti Venosta, 

 

Oggi mi sono sentita davvero fiera di essere valtellinese, grata di avere Jim e la sua meravigliosa famiglia come partner di Calendario Valtellinese.

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