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Da San Biagio alle chiacchiere

BLOG | 26/01/23 - Poggiridenti

logo Supermercato Le Rocce VISITA LA PAGINA DELL'AZIENDA!

In molti negozi di alimentari si segue la stagionalità.

In base alle ricorrenze e alle festività, si pongono sugli scaffali i prodotti che vanno per la maggiore.

 

In inverno arance, mandarini e clementine ad esempio, colorano i banchi della frutta.

I cavoli e le verze, insieme alle patate, sono protagonisti del banco verdura.

 

Ma anche i dolci seguono le feste.

Natale si lascia alle spalle panettoni e pandori…

Ah no, c’è ancora S. Biagio che ricorre il 3 febbraio.

Mi sono andata a cercare la tradizione di questo santo legato al panettone che si festeggia soprattutto in Brianza e a Milano.

Volevo scoprire la storia.

Dalle nostre parti infatti si pensa solo ad uno sconto sugli ultimi panettoni avanzati dalle festività, invece c’è una curiosa storia da scoprire…

Il 3 febbraio il giorno di San Biagio,  in Brianza e a Milano, è usanza mangiare un boccone del tradizionale dolce natalizio rimasto dopo le feste. 

Una fetta di panettone per tenere lontani malanni, proteggere la gola e il naso e rispettare la tradizione. 

 

La storia racconta che San Biagio (Biagio di Sebaste) fu medico e vescovo cattolico vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo in Asia Minore. 

A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana: per punizione fu straziato con i pettini di ferro che si usano per cardare la lana. 

Morì decapitato. La chiesa cattolica lo ha dichiarato santo e protettore della gola riconoscendogli un «miracolo».

 

Secondo la tradizione, infatti salvò un giovane da una lisca che gli si era conficcata in gola: Biagio diede al ragazzo morente una grossa mollica di pane che scendendo in gola rimosse la lisca salvandolo. 

Poi esiste una leggenda più moderna. 

E in particolare si riferisce a un frate goloso di nome Desiderio e a una massaia. 

Secondo la leggenda, tutto iniziò poco prima del periodo natalizio quando quest’ultima portò al frate un panettone affinché lo benedicesse. 

Lui, forse troppo occupato o procrastinatore, certamente molto goloso, si dimenticò del dolce per diversi giorni, salvo spiluccarlo man mano fino a non far rimanere solo l'involucro.

Quando la donna tornò era il 3 febbraio e il panettone era già finito da un bel pezzo. 

Ma il religioso non si perse d’animo e condusse la donna all’angolo nel quale c’era l’involucro, pronto ad accampare qualche scusa per la sua «scomparsa». 

Ma con grande meraviglia scoprì che il panettone era «riapparso» grosso il doppio. 

E così questa sovrannaturale apparizione fu attribuita a San Biagio. 

La tradizione contadina vuole che la mattina del 3 febbraio la famiglia faccia colazione con l’ultimo panettone superstite delle feste natalizie.

(Fonte Monza Today)

 

Ecco tornando a noi, alle Rocce Market, finiti i panettoni di S. Biagio, si pensa subito al Carnevale.

 

Le chiacchiere, le gocce, i biscotti variopinti ci catapultano nella festa più divertente e colorata dell’anno, quella che piace molto ai bambini.

Rimandando ancora la dieta a dopo…si trovano diverse tipologie di dolci da portare a tavola e sgranocchiare a fine pasto.

Quasi tutto è km zero, proveniente da pasticcerie o laboratori locali.

Le preferisci vuote, ripiene di cioccolato, panna o crema chantilly?

Sono le gocce, dolce tipico del periodo di carnevale.

Sono un disastro quando le compri.

Si perchè una tira l’altra e non smetti finchè sono finite.

 

Le trovi ogni giorno fresche (se non le hanno già vendute tutte perchè vanno a ruba) alle Rocce Market

 

Come sempre la freschezze e la qualità dei prodotti sono di casa alle Rocce.

Le Chiacchiere sono il dolce tipico del Carnevale. Hanno origini antichissime e nomi diversi in quasi tutte le regioni d’Italia

Le loro origini sono antichissime e ogni zona del Belpaese è solita chiamarle in maniera diversa. 

Chiacchiere, Frappe, Bugie, Lattughe…

Nessuno sa resistere a carnevale a questi dolci croccanti e zuccherosi.

 

Alle Rocce Market in questo periodo non mancano mai e in tutti i carrelli se ne vede almeno una confezione.

Cadi anche tu in tentazione e cedi assaggiando una frittella o una chiacchiera qua e la.

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