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31/03/2025

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Il Coro CAI come non lo avete mai visto

BLOG | 24/02/25 - Sondrio

È stata sicuramente un'esibizione fuori dal comune, qualcosa di inaspettato.

Sono sincera, non sono solita andare ad ascoltare cori, ma in questo caso sono stata incuriosita dall'evento.

Sabato sera ero all'Auditorium Torelli di Sondrio e ho avuto la fortuna di assistere a uno spettacolo davvero speciale.

Una di quelle serate in cui il teatro si trasforma, il palcoscenico diventa un luogo quasi familiare e il pubblico si sente coinvolto in modo particolare.

La compagnia Il Milione, insieme al Coro Cai Sondrio, ha portato in scena per la prima volta "Canto Continuo", uno spettacolo ideato per celebrare i 60 anni del celebre coro valtellinese.

Non è stato il classico concerto.

In questa occasione la musica era intrecciata alle parole, ai racconti, alle emozioni di una vita passata a cantare insieme.

Un dietro le quinte che per un’ora ha mostrato ciò che solitamente resta nascosto: le amicizie, le stonature, le battute scambiate tra un canto e l’altro, i ricordi di chi ha lasciato un segno.

Sul palco, Pietro De Nova (attore e regista) per una sera ha indossato la maglia del corista, prestato per l'occasione, e si è divertito a interpretare anche quel ruolo insolito, aggiungendo un tocco di spontaneità e complicità alla serata.

Insieme a lui, Maurizio Zucchi (attore e corista) ha dato voce e corpo a questa storia collettiva, mentre il maestro Michele Franzina e tutti i coristi del Coro Cai di Sondrio interpretavano sè stessi.

La scena si apre in una taverna molto semplice, di quelle di paese,  con il barista - Pietro De Nova - che accoglie i coristi per la loro prova prima del concerto vero e proprio.

Ed è proprio lì, tra una battuta e un bicchiere di rosso, versato dai tipici boccali valtellinesi, che il pubblico ha scoperto cosa significa davvero far parte di un coro: non solo cantare insieme, ma costruire un legame che va oltre la musica.

Si ride, si ascoltano aneddoti di viaggi oltreoceano, di concerti epici, di storie tramandate dai veterani ai più giovani.

E poi, inevitabilmente, ci si emoziona.

Perché in ogni racconto ci sono le voci di chi non c’è più, il ricordo di chi ha lasciato un’eredità canora e umana.

Le voci del Coro Cai di Sondrio, sono così potenti e avvolgenti,  che sabato sera hanno creato belle sensazioni che hanno avvolto tutti i presenti, riempiendo la sala di calore, amicizia ed emozioni.

Ero in una posizione laterale, a pochi centimetri dai coristi, e ho percepito le loro vibrazioni, sentendo quasi sulla pelle l’energia delle loro voci.

Il pubblico ha riso, si è commosso, ha applaudito con entusiasmo, consapevole di aver assistito a qualcosa di unico.

Buona la prima?

Direi di sì, e con gli interessi.

"Canto Continuo" ha dimostrato che la musica non è solo qualcosa da ascoltare, ma un racconto collettivo, un filo che unisce generazioni e che merita di essere ascoltato ancora e ancora.

Speriamo che questa sia solo la prima di tante repliche, perché serate così fanno bene all’anima.

Se hai avuto la fortuna di assistere allo spettacolo credo sarai d'accordo con me...

Guarda le foto allegate dei vari siparietti...

 

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