CIAO! COSA CERCHI IN VALTELLINA?

21/12/2024

S. Francesca Cabrini

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Ho finalmente conosciuto il Lonfo

BLOG | 12/04/22 - Chiuro

Io sono fatta così…

Ci sono cose che faccio senza pensare.

Così d’istinto perché le sento in quel momento.

Magari non so bene di cosa si tratti, ma so che le devo fare.

 

Mi è successo di recente.

Scorrendo la home di FB, la normalità insomma, noto una foto pubblicata da un conoscente, Nicola, che lo ritrae con la mitica Gigliola Amonini.

Due righe che parlano di energia, parola e risate.

In un nanosecondo commento: Voglio fare anche io questa cosa.

 

…che non so cosa sia…

…ah si è una delle tante iniziative pubblicate su Calendario Valtellinese a cui non ho dato importanza.

 

Ma tra decine e decine di eventi capita che qualcosa mi sfugga.

 

Questa però la recupero al volo.

 

Contatto subito Gigliola, artista e professionista teatrale poliedrica e mi ritrovo iscritta ad un laboratorio di Lettura a voce alta.

 

Ho perso la prima lezione, ma ne mancano ancora 3 quindi qualcosa riuscirò a fare.

 

Appuntamento al buio il giovedì sera all’auditorium di Chiuro, dove la Pro Loco ha organizzato questo evento.

Cosa mi aspetta non lo so. Le uniche certezze sono Gigliola e Nicola che conosco, tutto il resto sarà una sorpresa.

 

Ma cosa ci vado a fare ad un laboratorio di lettura a voce alta?

La mia filosofia è: c’è sempre qualcosa da imparare e poi voglio vedere Gigliola all’opera.

E’ stata mia ospite ad una diretta su Calendario Valtellinese, molto professionale, quasi timida, restia a parlare di sé…ma di fatto, a parte durante qualche presentazione non ho mai avuto modo di “tastarla” sul suo terreno di gioco.

 

Ho avuto conferma di ciò che sospettavo…

 

Ebbene, 3 serate di quelle che volano, grazie ad un’insegnante davvero istrionica, piena di energia e vitalità contagiosa, capace di estrapolare, con la sua simpatia, quelle “doti” nascoste che nessuno osava tirare fuori.

 

Lei è Gigliola per gli amici Gliolagi...

 

Ci fa leggere, recitare, mimare, esprimerci in modo inusuale, fare smorfie, versi, urlare, osservare, correre, ascoltare ma soprattutto ridere.

 

Mette in sintonia un gruppo eterogeneo di persone pronte a esibirsi di fronte agli altri, attraverso delle letture davvero speciali, inusuali: La gnosi delle fanfole di Folco Maraini.

 

Ho scoperto la poesia metasemantica  che consiste nell'utilizzo di parole prive di significato, ma simili a termini familiari della lingua,  italiana in questo caso, e di cui deve seguire le regole sintattiche e grammaticali.

 

Ognuno di noi aveva una lettura diversa, una poesia piena di parole senza senso ma che lo acquisivano grazie a chi le recitava.

 

Ogni componimento prendeva sembianze diverse in base al tono di voce, al modo di recitare, ai movimenti, all’interpretazione e alla rappresentazione che il lettore decideva liberamente di creare.

 

Il Lonfo, che non vaterca mai, né gluisce e molto raramente barigatta, è il personaggio più celebre e che ha preso vita in mezzo a tante fànfole…(un po’ favole, un po’ fandonie  o fanfarone…)

 

Ma che cosa stai dicendo Edi?

Non sono impazzita, se non conosci le Fànfole di Folco Maraini, valle a cercare e capisci di cosa sto parlando. Le ho appena conosciute anche io, nella mia immensa ignoranza…

 

Insomma tutti davano il meglio di sé, pure io… ed è stato davvero esilarante esibirsi davanti a quasi perfetti sconosciuti, senza vergogna, senza imbarazzo, raccontando e interpretando testi senza significato.

 

E' stato bello perché eravamo tutti in quel luogo per lo stesso motivo: imparare qualcosa di nuovo e divertirci.

 

Gigliola è unica, solare, sempre sul pezzo, pronta alla battuta ironica e divertente.

Sa metterti a tuo agio in un istante. E’ impossibile non sentirti a casa quando sei con lei.

Sembra di conoscerla da una vita.

 

Una vera professionista di cui la Valtellina va fiera.

Infatti, è chiamata a presentare gli eventi più importanti e ad organizzare spettacoli teatrali che la vedono come regista e anche protagonista.

 

Ci vorrebbe una Gigliola in ogni casa.

 

Perché?

 

Per imparare a ridere, a fare autoironia, a sdrammatizzare, a trovare sempre un motivo per sorridere, a far sorridere gli altri trasmettendo amore ed emozioni.

 

Ho conosciuto un gruppo di persone belle, simpatiche, alla mano.

Ho ritrovato alcune persone che non vedevo da tempo.

 

Avevo bisogno dopo il mio “letargo” per diversi motivi, di staccare dal computer, di buttarmi in qualcosa di diverso.

 

E quella sera, quando Nicola ha pubblicato quella foto, ho capito che era quello che cercavo.

E non ho sbagliato…

 

Anche se non reciterò mai su un palco e la mia strada è tutt’altra, spero che questo percorso possa continuare per poter condividere momenti ilari e leggeri che si svuotano la mente dai cattivi pensieri. Insieme a belle persone spensierate come me.

 

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