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Un tatuaggio può salvare un matrimonio?

BLOG | 04/05/24 - Sondrio

Un tatuaggio può salvare un matrimonio?

 

Che domanda assurda fai Edi?

Ebbene ho ascoltato storie che non sono proprio storie, ma racconti di vita vera.

Come un tatuaggio ha salvato una coppia dalla separazione.

 

Il tatuaggio in questione non rappresenta simboli, numeri, nomi, disegni o raffigurazioni mitologiche. Niente del genere.

 

È un tatuaggio che si può definire anche dermopigmentazione (che è la stessa cosa) e che viene effettuato alle donne che hanno subito l’asportazione del capezzolo dopo la  mastectomia a causa di un cancro al seno.

 

Per chi non lo sapesse, quando una donna subisce questa "amputazione", la vita cambia.

Non solo perché ha attraversato quella fase della propria esistenza dove la parola “cancro” viene a bussare alla sua porta e non può fare nulla per lasciarla fuori…

 

Ma anche perché il suo corpo cambia, la sua femminilità viene “toccata”, restano cicatrici dentro e fuori.

 

Momenti duri da superare e se anche le percentuali di guarigione sono per fortuna sempre più alte, i segni di quel passaggio non scompariranno mai.

Ci si guarda allo specchio facendo finta che tutto sia finito e passato.

 

Ma la sensazione che si prova dentro non potrà mai essere cancellata.

Quando ti hanno asportato una mammella (o anche entrambe, è già successo) ti senti una donna diversa e se anche l’Universo mondo cercherà di convincerti del contrario, tu sai che non sarà così.

 

Quando ti spogli ti rendi conto di non essere quella di una volta e che nessuno potrà più darti quella normalità e renderti ancora attraente agli occhi del tuo partner o peggio di un uomo che magari hai appena iniziato a frequentare.

 

Spesso questo aspetto si accentua quando è stato asportato anche il capezzolo…un simbolo per la sessualità femminile.

 

Tuttavia ho scoperto che a volte avvengono dei fatti, conosci persone che possono aiutare queste donne “deturpate” nella loro parte femminile più esposta.

 

Dopo la ricostruzione del seno con l’inserimento delle protesi, il problema resta sempre quello del capezzolo che spesso viene rimosso se è stato intaccato da cellule maligne.

 

Oggi questo aspetto è stato risolto da una grande donna che ho incontrato e ascoltato qualche giorno fa durante una conferenza sulla ricostruzione dell’areola mammaria in 3D a cui mi ha invitato l’organizzatrice della serata: Elena Botta, giornalista e critica cinematografica.

 

Lei si chiama Dorota Bratek, di origine polacca  ma che abita a Biella e si è specializzata nell'arte della ricostruzione dell'areola mammaria in 3d.

 

Attraverso la dermopigmentazione riesce a riprodurre talmente bene l’areola mammaria con il capezzolo che sembra tutto vero.

 

Questa tecnica coinvolge l'inserimento di pigmenti nella pelle per creare un'areola tridimensionale e realistica. Il colore e la forma dell'areola vengono personalizzati per adattarsi alle caratteristiche individuali di ciascuna donna.

 

Il tatuaggio può aiutare a ripristinare non solo la pigmentazione, ma anche la simmetria e l'aspetto naturale dell'areola.

 

Questo può contribuire a migliorare l'autostima e la fiducia delle donne che hanno subito una mastectomia.

 

Ho visto alcune immagini del suo lavoro che svolge su tutto il territorio nazionale, in Europa e negli Stati Uniti dove ha tenuto anche dei corsi in proposito.

 

Incredibilmente realistiche. Cerca il suo profilo Instagram  e vedi con i tuoi occhi.

 

Non sarà mai come riavere il capezzolo vero ma è tanta roba, potersi riguardare nuovamente allo specchio con occhi diversi…

 

In Valtellina Dorota ha un’allieva che pare stia raggiungendo alla grande la bravura della maestra.

Si tratta di Ottavia Della Cagnoletta, dermopigmentista che ha lo studio a Morbegno.

 

Seguendo le orme della sua mentore, Ottavia esegue questi tatuaggi a tutte le donne che non hanno più il capezzolo a causa della mastectomia in seguito al cancro al seno.

 

L’aspetto che rende ancora più prezioso questo intervento è che sia Dorota che Ottavia, lo eseguono completamente gratis. 

 

Si hai letto bene, lo fanno gratuitamente.

 

Siamo parlando di interventi estetici che solitamente costano parecchio, ma che loro donano a quelle donne che hanno sofferto per la rimozione della mammella.

 

Attraverso la campagna "Areola Mammaria 3D, paga con un sorriso", ideata da Dorota Bratek, insegnante di Biella specializzata in tatuaggi paramedicali, Ottavia offre i suoi servizi gratuitamente.

 

Purtroppo in pochi ne parlano e in pochi le conoscono anche perché fanno concorrenza diretta a prestigiosi centri di chirurgia estetica il cui scopo è unicamente quello di incassare (a volte anche in diretta collaborazione con chirurghi e senologi compiacenti).

 

Dunque io ho deciso di dare loro una mano, ma soprattutto vorrei che questo messaggio venisse diffuso il più possibile per aiutare tante donne che come me (ebbene) hanno sofferto di cancro al seno.

 

Io nella mia sfortuna, ho avuto la fortuna di non subire la mastectomia e quindi non necessito di dermopigmentazione, ma conosco molte donne che invece non sono state fortunate come me.

 

Dunque, se sei arrivata fin qui a leggere l’articolo, condividilo tra tutte le donne che conosci, anche se non hanno avuto problemi al seno.

Perchè nel giro delle nostre amicizie oggi sono certa che qualcuno c’è che ha vissuto questa esperienza…e magari non lo sappiamo.

 

Fai conoscere Ottavia Della Cagnoletta e sono certa che ti ringrazieranno a vita.




 

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