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Finalmente qualcosa di diverso da mettere nel piatto

BLOG | 31/08/21 - Chiuro

Ma che bello! Finalmente in Valtellina, nelle mie vicinanze, organizzano un evento diverso dal solito. Yeahhhh!

Cioè, per la verità l’evento è alla sua 37^ edizione e sto parlando del Grappolo d’Oro che ogni anno (tranne il 2020) si svolge a Chiuro nel periodo di fine agosto.

 

Una manifestazione dedicata al vino, alle degustazioni, alle cantine della zona e che mette sempre al lavoro tanti volontari della Pro Loco di Chiuro.

 

Avevo partecipato alcune volte nelle scorse edizioni (quando ancora era tutto aperto e libero), assaggiando vini e cenando in uno dei ristoranti convenzionati per l’occasione.

 

Quest’anno, dopo aver inserito l’evento a calendario, mi sono incuriosita e sono andata a leggermi il programma. La mia attenzione è stata subito catturata dalla cena Medievale.

 

Ho letto velocemente il menù e ho prenotato subitissimo per non rischiare che i posti (limitati) andassero esauriti. Quante delizie proposte! Che voglia di assaggiare tutto…

 

La pandemia e la mia salute “saltellante” hanno ridotto di parecchio le mie uscite a tal punto da impigrirmi quasi all’idea di partecipare agli eventi.

 

Questa pigrizia derivava soprattutto dalla mancanza di stimoli nuovi. Hai presente quando non hai voglia di fare nulla fuori dalle solite mura domestiche?

Insomma, sono 10 anni che inserisco eventi di ogni genere su Calendario Valtellinese e capita spesso di promuovere iniziative che cambiano solo il numero dell’edizione e non variano di molto l’evento in sè.

 

Se ho già partecipato altre volte, magari non ho voglia di tornarci per trovare la stessa zuppa. Non la pensi così anche tu?

Ecco perché il Grappolo l’Oro ha subito alzato le mie antenne, grazie alla cena Medievale.

 

Mi piaceva l’idea di addentrarmi in un’atmosfera del passato ed ero davvero incuriosita. 

Immaginavo già castelli, abiti sontuosi, torce, giullari.... ma soprattutto, la mia "fame" di scovare novità  mi ha portato a scoprire cosa si celava dietro questo evento insolito.

Non dev’essere facile mettere in piedi un’iniziativa del genere, con la pandemia tra i piedi con distanziamento, febbre, mascherine e così via.

 

Ma quando ci tieni, muovi mari e monti per la riuscita e così è stato.

 

La serata è stata davvero piacevole e dalle 20,00 alle 23,30 circa io e i miei amici siamo stati risucchiati da un’atmosfera molto carina e rilassante e da cibo un po’ diverso dal solito.

 

E’ bello assaggiare qualcosa che non siano sempre solo sciatt e pizzoccheri, concedimelo.

 

Ma vediamo come è andata .

Tutto il personale (volontari dal primo all’ultimo) era in costume d’epoca con tanto di copricapi. Gentili, cortesi, attenti e veloci (il personale pagato di molti ristoranti e bar avrebbe da imparare...) e sempre sorridenti.

Dagli abiti semplici (realizzati artiginalmente) a quelli più ricchi (acquistati per questo tipo di eventi) ma tutti caratteristici dell’epoca, ti facevano calare sempre più nel mondo del Medioevo.

 

Una compagnia di teatranti  catturava l’attenzione dei presenti con musica, danze e un giallo da risolvere…

Una sorta di cena con delitto, molto in auge negli ultimi anni.

Un morto assassinato, tanti indiziati, tante informazioni da ascoltare per scoprire il colpevole.

 

Tra una portata e l’altra si chiacchierava con la musica medievale del gruppo di cantori in sottofondo.

Ora parliamo in po’ della bellissima location che ospitava la cena.

 

Palazzo Stefano Quadrio si affaccia sull’omonima piazza dedicata al famoso feudatario e condottiero, personaggio di spicco nel Medioevo.

 

Oggi sede di una nota cantina vinicola di Chiuro, si è prestata perfettamente per l’evento.

Una grande corte interna circondata da portali e camminamenti ospitava grandi tavolate dove i commensali stavano belli larghi, senza pericolo.

 

Partiamo dall’aperitivo che ci attendeva sul terrazzo della bellissima location: Vino speziato fresco e nettare di ceci

Dopo esserci accomodati nei posti a noi assegnati aprono le danze gli antipasti:
Bresaola del focolare , carbonata, lardo, castagne e miele

 

Arrivano poi i primi
Gnocchi di pane ben conditi
Zuppa di duméga

 

Un fresco sorbetto per fare spazio ai secondi

Savor di uva ghiacciato

 

Seguono i secondi con i contorni
Maialino arrosto con herbe et aromi
Lingua con salsa verde
Carote con herbe, cipolle arrosto, catalogna saltata

 

E per chiudere in bellezza i dolci
Taillis, crema di frutta secca
Biscotti alle herbe bone et spetie
Crespelle dolci

 

Fine pasto
Caffe' d'orzo e tisane alla menta, al timo e all'alloro

 

Un menù di tutto rispetto, cibi semplici tuttavia molto appetitosi.

Accostamenti anche insoliti che hanno soddisfatto piacevolmente le nostre papille gustative.

Io adoro assaggiare sempre pietanze nuove, rivisitate e sapori che non sono più solita trovare abitualmente.

 

A parte la bontà del cibo, l’atmosfera era davvero gradevole e rilassante.

Mi sono piaciuti due dettagli: il menù in pergamena sigillato con la ceralacca e il vino servito in caraffe e in piccoli bicchieri in terracotta.

Centrotavola con fiori e mele, candele accese e pure un fantasma che si aggirava furtivamente sui balconi (sono riuscita ad immortalarlo in una foto).

Servizio cordiale, meticoloso e veloce da parte di tutti i volontari che servivano le pietanze e sostituivano le stoviglie (tutto in. Materiale riciclabile) ad ogni portata.

Guarda il video 

80 persone, poche facce conosciute, quindi credo molti forestieri che hanno voluto provare questa esperienza.

 

Quattro gocce di pioggia a metà cena hanno fatto temere il peggio e invece il meteo è stato clemente. Ci mancava solo che mi rovinasse l'unica sera in cui decido di uscire!!

 

Nel video inserito sopra(che se ancora non hai guardato devi VEDERE), ci sono alcune foto significative della serata, una breve intervista al sindaco Tiziano Maffezzini e alla presidente della Pro-Loco di Chiuro, Donatella Moretti.

 

Come sempre io ci aggiungo le mie riflessioni personali in seguito alla bella e piacevole serata.

Dopo i vari lockdown la gente ha voglia di uscire, ma lo fa un po' meno selezionando le cose da fare.

Sarà l’abitudine, un po’ di timore ma quando si fa qualcosa, quel “qualcosa” deve essere di qualità.

 

Preferisce scegliere un evento specifico, magari a pagamento, ma che soddisfi le sue esigenze, che sia in target e che abbracci le sue preferenze o passioni.

Forse non ama più vagare nella mischia, nel tutto e niente. Vuole partecipare a qualcosa che gli interessa davvero.

 

Forse anche gli organizzatori delle varie iniziative dovrebbero focalizzarsi maggiormente su target specifici, sia per la migliore riuscita dell’evento, sia per la soddisfazione dei partecipanti.

 

Un applauso dunque al Grappolo d’Oro che ha scelto di diversificare e di dare un assaggio diverso dal solito.

Molto gradito in quanto alla cena Medievale hanno potuto partecipare 80 persone ma 100 hanno dovuto rinunciare a causa del Sold Out. Il messaggio mi sembra eloquente.

 

Ci vuole solo un po’ di iniziativa, di inventiva, di impegno e voglia di mettersi in gioco.

 

E gli organizzatori di iniziative della Valtellina dovrebbero prendere spunto…

 

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