La chiesa dedicata a Sant’Ignazio di Loyola si trova in Piazza Libero della Briotta, comunemente conosciuta come Piazza dei Frati.
E’ unita all’edificio che un tempo fu sede del Collegio dei Gesuiti ed ora ospita la Biblioteca Comunale, la Scuola Media e il Museo etnografico.
La costruzione ebbe inizio nel 1639, e procedette rapidamente, tanto che nel 1642 vi si celebrò la festa di Sant’Ignazio.
L’apparato decorativo sarà tuttavia completato soltanto alla metà del Settecento.
L’interno, ampio e luminoso, presenta le caratteristiche tipiche delle chiese gesuitiche: La muratura in pietra è intonacata sulla facciata principale, su alcune parti della facciata sud e sul campanile.
La facciata principale è a capanna, con lesene agli estremi e presenta al centro un portale in pietra verde con timpano spezzato, sovrastato da una nicchia semicircolare e da una finestra serliana.
Il campanile, a canna quadrata, culmina con una lanterna a pianta ottagonale.
Ha un'unica navata con due cappellette laterali (attribuiti a G.B. Muttoni) e presbiterio, dal quale si accede alla sacrestia ed alla torre campanaria.
Un cornicione separa le volte delle pareti affrescate e decorate, mosse da lesene arricchite con finti marmi, motivi floreali e capitelli di stile corinzio.
Sopra l'ingresso è posta la tribuna lignea del coro, fiancheggiata da una serie di altre tribune tutte caratterizzate da motivi floreali. Una balaustra di marmo separa il presbiterio rettangolare dalla navata.
L'iconografia è incentrata sulla figura di S. Ignazio: ai lati dell'altare due tele di G. Parravicini raffigurano alcune scene figurative della sua vita, mentre sulla volta del presbiterio è affrescata l'apoteosi del Santo.
Al centro della navata, sempre sulla volta, dipinta nel 1749 Cesare Ligari lo rappresenta mentre irradia luce sul mondo. Interessante è la cappella di sinistra, i cui affreschi rappresentano alcuni episodi della vita di S. Francesco Saverio, discepolo di S. Ignazio.
All'interno della chiesa si notano quattro confessionali finemente intagliati con cariatidi ed angioletti.
Nell'antico convento dei Gesuiti originariamente collegato alla chiesa oggi trovano posto le aule della scuola secondaria di primo grado “Maurizio Quadrio”.
Fonte: Comune di Ponte in Valtellina
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