Giardino Roccioso di Nicola Di Cesare (il “Gaudí di Grosio”)
A Grosio, in Valtellina, c’è un giardino un po’ pazzo, un po’ magico, che non assomiglia a niente di quello che ti aspetteresti.
Ma soprattutto, dietro a quel giardino c’è una storia che vale la pena conoscere. La storia di Nicola Di Cesare.
Tutto comincia da… un muro brutto
Nicola è un signore semplice, abruzzese di origine, arrivato a Grosio tanti anni fa. Quando è andato in pensione, come spesso succede, si è trovato a passare molto più tempo in casa. Ma invece di finire sul divano a discutere con la moglie — come racconta lui stesso ridendo — ha deciso di occuparsi di un muro di roccia dietro casa che proprio non gli piaceva.
Quel muro spoglio gli dava fastidio. Così ha cominciato a sistemarlo, a piastrellarlo, a decorarlo con pezzi di vetro, piatti rotti, specchi, oggetti trovati in discarica o buttati via. Un lavoro nato per caso, un po’ per riempire il tempo, un po’ per bellezza. Ma che col tempo è diventato qualcosa di molto più grande.
Un’opera d’arte che cresce da 40 anni
Nicola lavora da oltre 40 anni al suo “giardino roccioso”. Ogni anno aggiunge qualcosa: un muretto, un mosaico, una scalinata, un angolo nuovo. Tutto fatto a mano, senza disegni o progetti, seguendo solo l’istinto e la voglia di fare.
Il risultato? Un percorso fatto di 207 scalini, terrazze, nicchie e decorazioni in ogni angolo. Un collage incredibile di forme e colori. Ci trovi di tutto: bottiglie di vetro, tazzine, cuori, ceramiche rotte, tubi, statue, conchiglie. E tutto insieme… funziona.
Una passione che gli ha salvato la vita (e il matrimonio)
Nicola lo dice senza troppi giri di parole: “Se non avessi fatto questo, mi sarei rovinato il matrimonio.”
Il giardino è diventato la sua valvola di sfogo, la sua felicità. È il modo con cui ha riempito il tempo con qualcosa che gli piace, che lo stimola e lo rende orgoglioso.
E oggi? Oggi in tanti lo chiamano il “Gaudí della Valtellina”. Un po’ per scherzo, un po’ per rispetto. Perché sì, quello che ha costruito fa davvero pensare a qualcosa di artistico, spontaneo e fuori dagli schemi, come le opere del famoso architetto catalano.
Un posto da vedere, ma con le scarpe giuste
Il giardino si trova in via Rovaschiera 48 a Grosio, proprio dietro casa sua. L’ingresso è libero, ma Nicola chiede sempre una cosa: rispetto. È casa sua, e anche se ha deciso di condividerla con tutti, vuole che venga trattata con cura.
Attenzione: il percorso ha gradini, passaggi stretti, salite. No scarpe col tacco, meglio scarpe da ginnastica o trekking leggero. Non è un parco giochi, ma una vera e propria opera artigianale, fatta con amore e fatica.
Perché andarci
Perché è diverso. Perché è autentico. Perché racconta una storia vera, quella di un uomo che ha trasformato la noia della pensione in una passione capace di stupire chiunque.
E perché, semplicemente, ti fa venire voglia di metterti anche tu a costruire qualcosa.
Nicola non ha mai voluto soldi per mostrare quello che ha fatto.
Dice che il suo premio è vedere la gente che arriva, scatta una foto, si ferma, sorride e poi riparte un po’ più felice. E allora se passi da Grosio, fermati anche tu. Dai un’occhiata.
E magari ringrazialo per aver creato, con tanto silenzio e senza clamore, una delle cose più incredibili della Valtellina.
📌 Info pratiche – Giardino Roccioso di Nicola Di Cesare (il “Gaudí di Grosio”)
📍 Dove si trova
Via Rovaschiera 48, Grosio (SO) – Valtellina, Lombardia
🕒 Orari di visita:
⏤ Ingresso sempre libero
⏤ Si consiglia di visitarlo durante il giorno per godersi al meglio colori e dettagli
🎟️ Ingresso:
Gratuito – Non è necessaria prenotazione
👟 Cosa indossare:
- Scarpe comode (meglio da trekking o ginnastica)
- No scarpe col tacco: ci sono scalini e tratti un po’ irregolari
🚗 Parcheggio:
- Si può parcheggiare gratuitamente in centro a Grosio
- Da lì si arriva a piedi in 5–10 minuti
🔁 Percorso:
- Circa 207 gradini
- Passaggi stretti, salite e terrazze
- Non adatto a persone con mobilità ridotta
📸 Consiglio extra:
Porta con te la fotocamera o lo smartphone: ogni angolo è un colpo d’occhio da immortalare!
💬 Curiosità:
Se sei fortunato, trovi anche Nicola che lavora su qualche nuova decorazione… ed è sempre disponibile a raccontarti la sua storia!