Superate le fresche e spumeggianti acque del torrente Masino appare la piana d'Ardenno. Il Culmine di Dazio la divide in modo naturale dalla bassa Valtellina, alla quale però è strettamente legata. La vista si apre verso Sondrio e si spinge fino al gruppo dell'Adamello. Il suo territorio si espande, dal fondovalle verso la Val Masino, con i nuclei abitati di: Masino, Cavallari, Arsizio, Scheneno, Gaggio, Biolo e Piazzalunga. Ardenno appare come un piccolo comune con le frazioni sparse in sponda Retica, poco abitate, e con il fondovalle costellato di piccoli e medi insediamenti. Un tempo Ardenno non si presentava così. Qui nell'anno 1010 si costituì la pieve di Ardenno che si estendeva dalla riva destra del Bitto fino a Berbenno. Si ha memoria anche di un antico castello di S. Lucio e di una torre vescovile dove si riscuotevano le entrare dei beni che il vescovo di Como possedeva in Valtellina. Nel medioevo il borgo era protetto e cinto di mura con ben due torri. Questo benessere terminò in modo funesto ed improvviso, per cause naturali. Una rovinosa frana, nel 1538, distrusse quasi tutto il paese. Il terribile smottamento si fermò davanti alla chiesa di S. Lorenzo, e la piazza, ancor oggi, presenta un rilievo più alto rispetto la zona limitrofa.