La sua dislocazione su di ampio territorio dalle caratteristiche così diverse ha fatto sorgere nel territorio comunale, sin dall'antichità, vari borghi e centri abitati; questa dislocazione serviva alla popolazione che, legata alle varie attività lavorative dal ritmo stagionale, si spostava a seconda delle esigenze. La storia vede il territorio prima possedimento di Alberto di Parma e quindi dell'abate di Sant'Abbondio di Como. Nella seconda metà del '300 partecipò, con altri paesi della regione, all'insurrezione contro il ducato milanese dei Visconti, dai quali fu però definitivamente conquistata dopo un anno di lotte. Nel XVI secolo divenne un dominio delle Leghe Grigie, e seguì, insieme agli altri paesi della zona, le vicissitudini storiche della Valtellina. Un discorso a parte merita la località di Caspano: essa, nel XIII secolo, fu un feudo dalla nobile famiglia Parravicini, che la scelse come sua residenza durante le lotte tra guelfi e ghibellini.Scopri di più. Clicca qui
CIVO, 719 m s.l.m - 1023 abitanti
Stemma: d'argento, alla vite pampinosa di verde, accollata al suo calocchio di legno al naturale,curva con un grappolo rosso vinato, pendente a destra nodrita su un monte all'italiana di verde, movente dalla punta, l'insieme attorniato da dodici stelle a sei raggi d'azzurro.
"Gli stemmi dei comuni di Valtellina e Valchiavenna" di Marco Foppoli.
Bartolomeo fu uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. L'apostolo viene chiamato con questo nome nei sinottici, mentre nel vangelo di Giovanni è indicato con il nome di Natanaele, sempre che si accetti l'identificazione tra questi due personaggi, cosa di cui alcuni studiosi dubitano. Era originario diCana in Galilea, ma non vi sono indicazioni sulle date di nascita e di morte. Morì probabilmente in Siria tra il 60 e il 68 d.C. Viene festeggiato il 24 agosto.
Tutto quello che si conosce di questo Apostolo proviene dai vangeli. Secondo il Vangelo di Giovanni egli era amico di Filippo, fu, infatti, questi a parlargli entusiasticamente del Messia quando gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth». La risposta di Bartolomeo fu molto scettica: «Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» Ma Filippo insistette: «Vieni e vedrai». Bartolomeo incontrò Cristo e quanto gli disse fu sufficiente a fargli cambiare idea. Gesù: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Bartolomeo turbato gli chiese come facesse a conoscerlo e Gesù di rimando: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». L'essere raggiunto da Cristo nei suoi pensieri più intimi, suscitò in lui un'immediata dichiarazione di fede: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!» Gesù, allora, gli rispose «Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico credi? Vedrai cose maggiori di questa». Nel Vangelo arabo dell'infanzia,30 è riportato che una donna per intercessione di Maria sdraia nel letto di Gesù il suo bambino gravemente malato, che sarà San Bartolomeo o Natanaele Bartolmai.
Il suo nome compare poi nell'elenco dei dodici inviati da Cristo a predicare e, ancora, negli Atti degli Apostoli, dove viene elencato insieme con gli altri apostoli dopo la resurrezione di Cristo.
Da questo momento più nulla, solo la tradizione che racconta della sua vita missionaria in varie regioni del Medio Oriente, secondo alcuni, forse, si spinse fino inIndia, Azerbaigian, e Mesopotamia[6]. Anche la morte è affidata alla tradizione che lo vuole ucciso, scuoiato della pelle, secondo alcune fonti da parte del re dei Medi nella regione della Siria, mentre altre fonti parlano dell'Azerbaigian.
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