San Giacomo Filippo

Valchiavenna

San Giacomo Filippo si trova in Valchiavenna, lungo la SS36 che porta al Passo dello Spluga, ed è noto per il Santuario di Gallivaggio, meta di pellegrinaggi, e per le frazioni alpine come Avero e Lirone. Da visitare la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo. È punto di partenza per escursioni verso il Lago di Truzzo e la Val Febbraro.

Il nostro piccolo Comune ha dato il nome ad una Valle importante che collega il Sud delle Alpi con il versante svizzero; si tratta di una zona sita nel nord della Lombardia, con una caratteristica geografica: è la Valle Italiana più lontana dal mare, immersa in uno splendido scenario montano. Il Comune di Val San Giacomo costituisce una realtà amministrativa già delineata alla fine del XII secolo; nel 1205 Val San Giacomo compariva come comune e università, con diritto di essere rappresentato da consoli nel comune di Chiavenna; con Chiavenna e altre comunità del contado partecipò a convenzioni e accordi con la comunità di Schams nel 1219, e nel 1226 all’appalto per la costruzione della strada da Campodolcino a Madesimo. L’autonomia del comune di Val San Giacomo, dotato di propri statuti, nell’ambito del contado di Chiavenna, già delineata probabilmente in epoca viscontea-sforzesca, fu riconfermata dai Grigioni con privilegio dato a Ilanz il 18 febbraio 1513 e il 4 dicembre 1639. La nostra Provincia, infatti, nei secoli XVI e XVII, era staccata dal resto della Lombardia e soggetta al dominio di quello che poi divenne il Cantone dei Grigioni, confluito nella Confederazione Elvetica. Secondo gli statuti del 1538 (Statuti, Val San Giacomo) la valle era divisa in otto quartieri: San Giacomo, Monti di San Bernardo, Monti di Olmo e Somma Rovina, Campodolcino, Fraciscio, Starleggia e Pianaccio, più quattro squadre, due per Isola, Tegge, Rasdeglia. Gli statuti del 1538 contenevano norme penali autonome rispetto a quelle degli statuti criminali di Chiavenna, che erano quasi coevi. Accanto agli statuti di valle esistevano gli ordini e le regole per la disciplina del pascolo e delle proprietà collettive. Ogni quartiere della Val San Giacomo aveva un proprio consiglio di quartiere e propri consoli; al di sopra c’era un consiglio generale di valle. Massimo organo del comune era il consiglio di valle: l’ultima sua riunione risale all’11 gennaio 1798, quando anche la nostra Valle, con l’annessione alla repubblica cisalpina si ricongiunse alle sorti del resto della Lombardia. Nel 1815, la Provincia di Sondrio fu assoggettata al dominio della casa d’Austria nel regno lombardo-veneto. Il nostro Comune fa comune a sé dal 1816, in seguito allo smembramento del comune unico di valle, attuato nonostante l’opposizione dei cittadini di tutta la Valle. Nel 1859, in seguito alla seconda guerra d'indipendenza, la Pace di Zurigo dispose l'annessione della Lombardia (ivi compresa la nostra Provincia) al Regno di Sardegna. Di lì in poi la nostra Storia confluisce in quella d’Italia.