Lanzada è, insieme a Chiesa in Valmalenco, Spriana, Caspoggio e Torre di Santa Maria, uno dei cinque comuni nei quali è divisa la Valmalenco, ed è posto, a 983 metri, allo sbocco della Val Lanterna, là dove questa confluisce nel solco principale della Valmalenco. Non è chiara l’origine del nome: l’Olivieri lo accosta ad un veneto “Lanzade”, facendo derivare entrambi dal latino “lanceatus”, cioè “appuntito”. La sua costituzione in comune autonomo risale al 1816: prima la sua storia segue le tracce di quella della valle di cui sorveglia l’ingresso.Scopri di più. Clicca qui
LANZADA, 983m s.l.m. - 1459 abitanti
Stemma: troncato nel 1º a tre alture appressate di verde, moventi dal fianco sinistro dello scudo e dalla partizione; sulla prima è infissa in palo una piccozza dal ferro d'argento con la punta a sinistra, il manico naturale, sinistrata da una mazza da minatore, la terza altura impreziosita da tre cristalli di rocca; l'insieme accompagnato da una pianta di stella alpina uscente dalla partizione, stellata e fogliata di verde e sbocciata di due fiori; nel 2º d'argento a tre fasce ondate d'azzurro.
Tratto da "Gli stemmi dei comuni di Valtellina e Valchiavenna" di Marco Foppoli.
Giovanni (il) Battista fu un asceta proveniente da una povera famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea e fondatore di una comunità battista che fu all'origine di alcuni movimenti religiosi del I secolo d.C. come la comunità giudaica non-rabbinica fondata da Gesù di Nazareth e le comunità gnostichesamaritane fondate da Dositeo, Simone Mago e Menandro.
Giovanni Battista, venerato da tutte le Chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei Santi, è una delle personalità più importanti dei Vangeli. Secondo il Cristianesimo, la sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di Gesù Cristo; insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista è presente anche nelCorano col nome di Yaḥyā come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. Morì intorno al 35 d.C.
Fonte principale sulla vita e la figura del Battista sono i Vangeli. Essi affermano che era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria quindi cugino di Gesù, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La notizia è interpretabile come a sottolineare l'eccezionalità del personaggio (figli di genitori anziani furono anche Isacco, figlio di Abramo, e, secondo tradizioni tarde, Maria). La sua nascita fu annunciata dallo stesso arcangelo Gabriele che diede l'annuncio a Maria; quando questa andò a visitare Elisabetta, il nascituro balzò di gioia nel ventre materno. Per aver conosciuto direttamente Gesù e per averne annunciato l'arrivo ancor prima che questi nascesse, Giovanni è ricordato come "il più grande dei profeti". Luca lo colloca in un quadro storico ben preciso, donandoci nomi e cognomi dei protagonisti politici di quel tempo, riconducibile al periodo corrispondente agli anni 27 e 28 dopo Cristo, anno decimo quinto dell'impero di Tiberio.
In occasione della visita della cugina Maria, Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese di gravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo il concepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita; da Agostino sappiamo che la celebrazione della nascita di Giovanni al 24 giugno era antichissima nella Chiesa cattolica africana: unico santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra non solo la morte, ma anche la nascita terrena e, per le Chiese d'Oriente, il concepimento fra il 23 e il 25 settembre.
Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico" Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" . Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastichenel deserto, aspettavano l'avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alle abluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Secondo alcuni vangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu istruito dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione
Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". E sottolineò il proprio rapporto di dipendenza affermando: "Egli deve crescere e io invece diminuire" . Tuttavia risulta che molti continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo.
Il Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare.
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