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21/11/2024

S. Cecilia V.

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Alla Brace ero a tavola con l'assassina...

BLOG | 12/03/19

Avevo una voglia matta di partecipare a questo tipo di evento perché ne avevo sentito parlare e mi incuriosiva.

E si è presentata l’occasione alla Brace sabato 10 marzo.

Ho prenotato con largo anticipo in quanto sapevo che i posti erano limitati.

Una cena con delitto con tanto di menù in giallo!

Ma per essere sinceri non andavo tanto per il menù, ma quanto per scoprire come si svolgesse l’insolita serata.

In compagnia di 2 amiche ho sfidato la scena del crimine.

Arrivate al ristorante, dopo averci assegnato il tavolo che ospitava altre persone, ci siamo accomodate ai nostri posti. Daniela, responsabile marketing del Ristorante, partecipava come noi, in qualità di ospite. Eravamo a tavola insieme. Abbiamo quindi stretto amicizia con gli altri 10 commensali.

La sala riservata all’evento ospitava in totale circa 95 persone, tutte divise in 10 tavolate.

Il gioco era condotto dal gruppo teatrale di Gente Assurda, BPM (Bures, Pellegrini, Moiser), una garanzia, avendoli già visti alla prova in altri spettacoli.

Ogni tavolata dunque doveva avere un caposquadra, maschio o femmina in base alle indicazioni trovate nella busta posta su ogni tavolo.

All’arrivo dell’antipasto: Bresaola rustica, insalatina di cous cous al curry e verdure, peperone giallo con ricotta al pepe nero ci viene illustrato il gioco e veniamo tutti informati del crimine accaduto presso l’Hotel la Brace: è sparito il ritratto della Marchesa “La Brass”

Mentre ascoltiamo attenti, mangiamo ciò che ci è stato servito.

Bisogna prendere appunti quindi deleghiamo Francesca per questa mission.

Il caposquadra di ogni tavolata è anche la persona indiziata, colei o colui che potrebbe aver commesso il misfatto. Noi nominiamo Daniela.

Mentre il commissario  Humbert Embers (Jan Bures), dopo essersi presentato, sta per iniziare il suo interrogatorio, si scopre attraverso un eccentrico e goliardico “veggente” che irrompe dalla finestra portando un in mano una sfera illuminata, che la cuoca, che stava per essere interrogata come prima indiziata, è stata assassinata.

E da li partono tutte le presentazioni e le testimonianze della varie persone coinvolte: cuoche, cameriere, lavapiatti, elettricisti, giardinieri, insegnanti d’arte, suore.

Insomma tante persone che potrebbero essere coinvolte nel furto e nell’assassinio.

Nel frattempo ci viene servito il primo: Gnocchi di zucca con caprino e risotto alla milanese

I gruppi man mano che gli indiziati  raccontano, prendono appunti.

Anche al nostro tavolo spuntano le prime ipotesi del presunto colpevole e del movente.

Le possibilità sono diverse, ci confrontiamo e ognuno esprime il suo punto di vista

Arrivano i secondi:  Bocconcini di rana pescatrice allo zafferano con purea di fave e straccetti di tacchino al curry con patate al rosmarino.

Le pietanze sono sono gustosissime ma posso affermare che per l’occasione quello che c’è nel piatto passa in secondo piano rispetto al resto della serata.

La mente è rivolta alla scoperta del colpevole. Potrebbero servirci anche pasta in bianco che sarebbe ugualmente apprezzata…

Il divertimento è sempre tenuto acceso dalle esilaranti battute del Direttore (Gianluca Moiser), del commissario e del Veggente Jean Paul Mirage (Daniele Pellegrini), che con la sua sfera illuminata e “cambiacolore”, si aggira tra i tavoli con il suo bizzarro turbante in testa.

La serata vola, il tempo corre  e tre ore trascorrono senza che ce ne accorgiamo.

Finalmente, dopo il dolce, una fantastica torta Mimosa, le buste con le soluzioni vengono consegnate, aperte e decretato il vincitore che ha indovinato il colpevole e l’esatto movente.

Ci sono due squadre pari merito ma vince colei che ha consegnato prima il verdetto.

E la felice conclusione avviene con un sorso della graditissima grappa alla Liquirizia, del “Gino” .

Il colpevole, anzi in questo caso la colpevole è stata smascherata.

Che dire: mi sono divertita moltissimo e ho anche scattato varie foto.

Ammetto per questo motivo di non essere stata di grande aiuto come investigatrice, ma ho avuto validi compagni di tavolata.

La cena con delitto, come dicevo, è uno di quei casi in cui il cibo che transita nel piatto ha poca importanza rispetto a ciò che succede intorno.

Anche se i manicaretti della Brace hanno come sempre soddisfatto tutti i palati...

L’atmosfera curiosa di sapere cosa succede, l’aria del mistero mista a quella del divertimento hanno creato una serata diversa dal solito.

Tutti hanno partecipato, sono state strette nuove amicizie, conoscenze.

Tra un bicchiere di vino e un boccone, si ipotizzavano scenari degni di Agatha Christie e la signora in Giallo.

Il gruppo teatrale BPM ancora una volta ha piacevolmente stupito per la fantasia nell’architettare il tutto. Complimenti!

Uno spettacolo tutto valtellinese che grazie al successo ricevuto e ai riscontri positivi verrà replicato sabato 28 aprile, stesso posto, stessa ora ma con un delitto diverso.

Un'occasione per uscire di casa, per una cena insolita, inusuale, dove si chiacchiera a quattr'occhi, si ride e si scherza come forse non siamo più abituati a fare.

Puoi prenotare sin da ora al n. 0342 660408 e sbrigati a farlo perché anche in questo caso i posti sono limitati.

La Brace ti aspetta!

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