Poco appariscente, lungo via senatore Enrico Guicciardi, con una facciata sobria ed un altrettanto austero portale, la chiesa della Madonna del Buon Consiglio è in realtà uno dei più begli esempi di oratorio settecentesco in Valtellina.
Si ha notizia di un antico edificio preesistente, interamente affrescato, sviluppato in direzione est-ovest: ne restano tracce consistenti rinvenute sotto il pavimento attuale, al momento dei restauri degli anni ’80.
Nata come cappella gentilizia, la piccola chiesa ha avuto nei secoli diverse intitolazioni: inizialmente vi erano venerati i Santi Cornelio e Cipriano; successivamente fu dedicata all’Angelo Custode e, solo nel ‘700, alla Madonna del Buon Consiglio.
Sintesi di queste successive devozioni è la bella pala che orna l’altare: vi sono effigiati, infatti, sulla sinistra Cornelio e Cipriano, sulla destra Angeli che sollevano anime che, al contrario, un vivace demonietto vorrebbe trascinare verso gli inferi. In alto il quadro incorniciato con la Madonna ed il Bambino.
L’interno dell’aula rivela una decorazione prospettica realizzata da un buon quadraturista settecentesco, Fernando Crivelli; sono di Giovanni Petrazzini da Sondrio (realizzate sempre nel ‘700) le finte architetture che danno profondità al presbiterio.
Non meno interessanti le quattro tele ovali raffiguranti Santi (San Luigi Gonzaga, Sant’Antonio da Padova, San Vincenzo Ferreri e San Giovanni Nepomuceno ) sulle pareti della navata. Alle pareti del presbiterio, sulle quali sono affrescate anche figure allegoriche, sono appese altre due tele.
Fonte: Comune di Ponte in Valtellina
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