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13/10/2024

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Foto Alessio Giovacchini ©

TERRITORIO

Museo parrocchiale e oratorio della congregazione disciplini

L’idea di un Museo parrocchiale fu di don Leopoldo Civati, il quale va ricordato per la competenza e la passione con cui studiò il patrimonio artistico e per aver realizzato anche una esposizione di arte sacra. Ai successori di don Civati, don Antonio Marchesini e don Antonio Della Bella va il merito di aver conservato l’ingente patrimonio e di averlo valorizzato mediante restauri e recuperi. Il primo allestimento del Museo, si deve alla paziente e intelligente opera di don Lino Urbani che volle, nel restauro della Casa parrocchiale, destinare tutto il primo piano alla raccolta di arte sacra. Il museo venne risistemato nel 1990 a cura del parroco don Battista Rinaldi. Il Museo Parrocchiale è oggi strutturato nelle tre sale al piano terra della casa parrocchiale e nella sovrastante Sala Leopoldo Civati. Sicuramente la sala più interessante è la cosiddetta “Sala delle Sibille”, antico oratorio dei Disciplini e di Santa Marta, nella cui volta a crociera sono raffigurate in dodici medaglioni altrettante sibille; l’opera è stata attribuita a Fermo Stella. Nella stessa sala si ammirano le quattro “Storie della Vergine” ed alcuni affreschi staccati da case private e donati al museo. Nelle altre sale al piano terra si trovano le suppellettili sacre e pregevoli reliquiari, mentre nella sala Civati si trovano la collezione di tele e un’importante raccolta di paramenti sacri. Tra i pezzi più significativi del museo, oltre agli splendidi paramenti valorizzati entro apposite cassettiere, si segnalano le formelle superstiti del quattrocentesco portone della parrocchiale, quattro tele dipinte da Bernardino de Donati per fare da ante all’ancona di Giacomo Del Maino in San Maurizio e un dipinto del pittore bolognese Gaetano Gandolfi (1773).

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