Un tuffo nella storia di Bormio
Le origini di Bormio risalgono all'epoca romana, quando la zona era conosciuta come località di passaggio e di sosta grazie alle sue acque termali naturali, apprezzate già all'epoca per le loro proprietà curative. Documenti e ritrovamenti archeologici testimoniano l'importanza di Bormio come punto strategico lungo le vie di comunicazione tra la pianura padana e il mondo retico.
Nel Medioevo, Bormio si affermò come "Magnifica Terra", un'entità autonoma con propri statuti, un consiglio civico e persino una propria milizia. L'area godeva di privilegi e diritti riconosciuti, tra cui la gestione diretta dei traffici commerciali lungo i passi alpini, favorendo lo sviluppo economico e culturale. Il commercio di sale, vini e bestiame rese la cittadina prospera.
Durante il Rinascimento, Bormio visse periodi di grande splendore, pur conoscendo momenti difficili come le devastazioni causate da guerre, pestilenze e dominazioni straniere, tra cui quella dei Grigioni. Nonostante ciò, riuscì a conservare la sua identità culturale, fatta di istituzioni civiche forti e di una vivace vita sociale ed economica.
Testimonianze di questo ricco passato si ritrovano ancora oggi nei palazzi nobiliari, nelle torri medievali, nei vicoli storici e nei preziosi documenti conservati nella storica biblioteca civica, custode della memoria della "Magnifica Terra di Bormio".