Il toponimo compare per la prima volta in una pergamena del X secolo. Nella zona, precisamente sulla rocca di Campedello, sorgeva anticamente una piccola fortezza, i cui resti si potevano ancora vedere all'inizio del '600. A partire dal X secolo i torrenti Lovero e Casnaggina delimitavano i possedimenti di due importanti vescovadi, quello di Como e quello di Coira, nel territorio che oggi si trova tra la Svizzera e l'Italia: si tratta dunque di uno tra i più antichi confini di stato non naturali. Nel '400 la duchessa Bona di Savoia, che ricopriva il ruolo di reggente per il figlio Gian Galeazzo Sforza, ordinò la fortificazione del ponte di confine. Nel '500 il borgo, che apparteneva al territorio di Piuro, si rese autonomo, continuando però a chiamarsi Villa di Piuro; solo nel 1861 assunse il nome che ha attualmente. Risale al XII secolo la chiesa di S. Martino dei Piuri, oggi nota come S. Barnaba, che conserva nell'interno una mirabile Ultima Cena del XV secolo, purtroppo mutila, ed è affiancata da un campaniletto di struttura romanica. Della stessa epoca era anche la chiesa di S. Eusebio, semidistrutta nel '700 e abbattuta verso la fine del secolo. Interessanti anche il santuario della Madonna della Salute, del '700, testimonianza della devozione alla Madonna portata dagli emigranti veneziani nei secoli XVII e XVIII, e la parrocchiale di S. Sebastiano, del '400, che conserva pregevoli opere pittoriche, statue ed oggetti in argento.Scopri di più. Clicca qui
San Sebastiano (256 – Roma, 20 gennaio 288) è stato un militare romano, martire per aver sostenuto la fede cristiana; venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa Cristiana Ortodossa, è oggetto di un culto antichissimo e diffuso in tutte le Chiese cristiane.
Secondo la leggenda il santo visse quando l'impero era guidato da Diocleziano. Sarebbe nato a Milano da padre di Narbona e da madre milanese, e fu istruito nei principi della fede cristiana. Si recò poi a Roma dove entrò a contatto con la cerchia militare alla diretta dipendenza degli imperatori. Divenuto alto ufficiale dell'esercito imperiale, fece presto carriera e fu il comandante della prestigiosa prima coorte della prima legione, di stanza a Roma per la difesa dell'Imperatore. In questo contesto, forte del suo ruolo, poté sostenere i cristiani incarcerati, provvedere alla sepoltura dei martiri e diffondere il cristianesimo tra i funzionari e i militari di corte, approfittando della propria carica imperiale.
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