Una mostra che profuma di passato in bianco e nero…

mar, 17/06/2025 - blog

Lo ammetto: ci sono andata un po’ per curiosità e un po’ perché Paolo è un mio amico da una vita. 

Ma sono uscita dalla mostra piacevolmente stupita, ho visto cose che non mi aspettavo.

Attimi – Immagini nel tempo non è solo una rassegna fotografica. 

Attimi – Immagini nel tempo è un tuffo nel passato. È osservare le foto in bianco e nero e tornare con la mente indietro nel tempo...magari sperando di poterlo fare realmente.

Ho avuto la fortuna di visitarla quando era allestita nella Sala delle Acque del BIM a Sondrio, su Lungo Mallero (che già da solo vale una visita). 

Ma adesso, se te la sei persa, hai un’altra occasione: dal 20 giugno al 18 luglio la mostra si sposta nello Spazio Garibaldi, nell'omonima piazza a Sondrio.

Il pretesto per mettere insieme questa collettiva è bellissimo: il centenario dalla nascita di Eugenio Redaelli

Un nome che confesso non conoscevo, ma che ora ricorderò grazie alla visita guidata proprio Paolo.

Eugenio è stato un pioniere della fotografia sportiva in Valtellina, attivo già negli anni ‘70. Scattava, sviluppava, stampava. Documentava eventi importanti, tipo il Mondiale di Trial del 1980 o la Coppa del Mondo di sci d’estate (sì, c’era anche quella!).

Non solo: è stato cineoperatore per la RAI e tra i fondatori del Basketball Club Sondrio negli anni ‘60. Uno che lo sport ce l’aveva nel sangue. E la fotografia pure.

Ma la mostra non è solo su di lui. Ci sono anche gli scatti di tanti altri fotografi valtellinesi – amici, colleghi, eredi morali:  Sergio Benini, Giorgio De Giorgi, Franz Garlaschelli, Luca Gianatti, Stefano Grazioli, Dario Martinelli, Angelo Sgualdino e Massimo Tognolini.

Tutti con lo stesso intento: cristallizzare attimi che altrimenti sarebbero svaniti.

E non ci sono solo le foto. Ci sono anche oggetti d’epoca che raccontano la storia della fotografia: dalla lastra alla pellicola, fino al digitale. Tipo una Kodak che forse è arrivata sull’Everest nel ’24 (non proprio l’ultimo gadget), o una macchina usata dal KGB (non per scattare matrimoni, credo).

E poi la curiosità personale quando trovi una foto scattata a Ponte in Valtellina e ti fermi a cercare i volti, a vedere se riconosci qualcuno. Anche se era una foto degli anni ’70 ci ho provato ad individuare qualcuno e...ci sono riuscita.

Paolo Redaelli, il figlio di Eugenio, è il curatore della mostra. È stato lui a raccontarmi aneddoti, curiosità, a guidarmi come solo chi ha vissuto certe storie sa fare. Con passione vera, quella che ti fa brillare gli occhi e ti emoziona mentre parli.

La mostra è un omaggio al padre, certo, ma anche una celebrazione collettiva della memoria visiva della Valtellina. E ti accorgi, camminando tra quelle pareti, che dentro quegli scatti c’è anche un po’ della nostra storia.

Io ti consiglio davvero di andarci. 

Se sei appassionato di fotografia o anche solo curioso di vedere “com’era una volta”, ti garantisco che ne uscirai arricchito. 

E magari con un sorriso un po’ nostalgico.

📍Spazio Garibaldi, Piazza Garibaldi – Sondrio
🗓️ Dal 20 giugno al 18 luglio
🕙 Da martedì a sabato, 10-12,30  e 15-18,30

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