Dopo il grande successo della cerimonia inaugurale, animata dalla sfilata delle mascotte olimpiche, dalle società sportive e dai gruppi folk in abiti tradizionali, il Morbegno Alps Festival prosegue il suo ricco calendario di appuntamenti con un nuovo evento dedicato alla storia e alla cultura della montagna.
Sabato, alle ore 17.30, nelle sale del complesso di S. Antonio, sarà inaugurata la mostra “Neve e identità, un secolo di sci in Valtellina”, un percorso espositivo che racconta oltre cent’anni di evoluzione dello sci e del suo profondo legame con il territorio valtellinese.
Ospite speciale della serata sarà Chicco Cotelli, figura di riferimento dello sci tecnico italiano, che presenterà in anteprima il suo nuovo libro “La Tecnica Moderna” (uscita prevista dicembre 2025). Preparatore e tecnico federale, già membro del Laboratorio di Ricerca Applicata allo Sport della FISI, Cotelli ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo della biomeccanica applicata allo sci e alla cultura scientifica della disciplina. Tra i suoi lavori più noti figura il volume “Sci moderno”, realizzato con il fratello Mario, che ricostruisce in 3D le curve dei campioni mediante fotografia stroboscopica e analisi tecnologiche avanzate
La mostra è realizzata in collaborazione con la Pro Loco di Aprica, custode del Museo dello Sci e della Montagna, nato grazie all’impegno e alla visione di Elio Negri, conosciuto da tutti come “Picia”. Collezionista appassionato fin dall’infanzia, Negri ha dedicato la vita alla conservazione di sci, attrezzature e testimonianze storiche, dando avvio nel 2006 alla mostra “Scarpù Uècc”, nucleo originario dell’attuale museo permanente. La sua eredità, dopo la sua scomparsa nel 2025, continua oggi a vivere attraverso un patrimonio condiviso con la comunità e con gli appassionati di montagna
LA MOSTRA
Curata da Loredana Senna (Up Service), l’esposizione accompagna il pubblico in un viaggio attraverso quattro sezioni cronologiche, dai primi decenni del ’900 fino ai giorni nostri.
Gli oggetti provenienti dal Museo dello Sci e della Montagna – sci, bastoni, attrezzature tecniche, capi d’abbigliamento – raccontano l’evoluzione del rapporto tra uomo e neve, tra necessità, ricerca, sport e identità culturale.
«La mostra – spiega la curatrice – invita a scoprire materiali, forme e soluzioni che, nel corso del tempo, hanno rappresentato l’ingegno e l’adattamento alle sfide dell’ambiente alpino. Ogni pezzo esposto è una traccia del passato che continua a parlarci e a testimoniare un sapere radicato nei gesti, nelle passioni e nei mestieri della nostra terra. La Valtellina non si distingue solo per i suoi paesaggi, ma anche per i campioni che hanno portato la valle sul palcoscenico internazionale, contribuendo a definire la nostra identità collettiva».
In vista delle Olimpiadi Invernali che interesseranno l’Alta Valtellina, la mostra rappresenta inoltre un’occasione per riflettere sul valore della memoria storica e sul modo in cui il passato continua a influenzare il presente e a ispirare il futuro.
Intervento di Anna Gusmeroli, vicesindaco di Morbegno
«Siamo lieti di accogliere a Morbegno una mostra che racconta non solo la storia dello sci, ma anche la storia delle nostre comunità e del loro profondo legame con la montagna. Il Morbegno Alps Festival nasce proprio con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio, la memoria collettiva e le passioni che ci uniscono. “Neve e identità” è un viaggio che parla di tradizione, innovazione e appartenenza: elementi che continuano a caratterizzare la Valtellina e che oggi, in vista delle Olimpiadi Invernali, assumono un valore ancora più significativo. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questa esposizione e che, attraverso il loro impegno, permettono di custodire e trasmettere un patrimonio culturale che appartiene a tutti noi.»