Un borgo abbandonato carico di storie e mistero
Immerso nella Val Fabiolo, laterale della più ampia Val Tartano, Sostila è un piccolo paese oggi semi abbandonato, ma ricco di fascino e mistero. Adagiato su un pendio ombroso e silenzioso, conserva ancora le tracce di un passato fatto di leggende, credenze popolari e vita semplice legata alla montagna.
Un tempo abitato da una piccola comunità di famiglie legate alla raccolta delle castagne, alla coltivazione del frutteto e al lavoro nelle miniere di ferro delle Alpi Orobiche, oggi è un luogo fuori dal tempo, dove si respira ancora la memoria di chi ci ha vissuto.
🏘 Il borgo e la sua storia
Le case in pietra con tetti a piode (lastre di granito locali) risalgono al Seicento, anche se la zona fu probabilmente colonizzata molto prima, nel Medioevo, da chi fuggiva dalle frequenti alluvioni del fondovalle.
Nel 1928, Sostila contava circa 120 abitanti, ma tra gli anni ’50 e ’60 iniziò un progressivo spopolamento, fino ad arrivare a soli 14 residenti all'inizio degli anni '60. Oggi, il borgo è quasi completamente disabitato, ma continua a vivere attraverso racconti orali, feste religiose e leggende.
Ci vivono Fausto Mottalini e Alessio, gli unici abitanti che hanno deciso di staccare dalle comodità cittadine per vivere una filosofia di vita oggi molto desiderata da tanti...ma non così facile da intraprendere. Natura vera, connessione con la realtà, semplicità e felicità.
👻 Le leggende delle streghe
Sostila è conosciuto anche come “il paese delle streghe”. Secondo la tradizione, tra le sue vie si radunavano le streghe della Val Fabiolo per celebrare i loro sabba.
Uno dei racconti più noti è quello delle “Streghe dell’Era”, legato a una casa situata in via dell’Era. Una famiglia di donne, misteriosa e schiva, veniva evitata dal resto del paese. Una sera, un giovane curioso vide con i propri occhi le quattro donne svitarsi la testa, pettinarsi e poi scomparire nel camino al suono dell’Ave Maria.
📍 Altri luoghi legati alla leggenda:
- Piana del Crap del Mezzodì, sopra il paese
- Culmine di Dazio, dove una croce fu posata per “esorcizzare” il male
🕯 Processioni notturne e apparizioni
Si racconta che sul sentiero tra Lavisolo e Campo si potessero incontrare processioni notturne, composte da figure incappucciate con candele in mano. Un uomo, Gaspare, ricevette da una di loro una candela che all'alba si rivelò essere una tibia umana...
Anche la valle stessa fu teatro di eventi inspiegabili, come le alluvioni attribuite a forze oscure. Nel 1911 e nel 1987, il torrente Fabiolo provocò danni significativi. Il prete Don Abbondio della Patrona raccontò di essere salito nella valle per affrontare gli spiriti maligni e ne uscì ferito, con il corpo segnato da colpi di bastoni “invisibili”.
⛪ La Madonna della Neve
L’unico momento dell’anno in cui Sostila si ripopola è la prima domenica di agosto, per la festa dedicata alla Madonna della Neve, patrona del borgo.
📍 La chiesa a lei dedicata è oggi un simbolo di protezione per l’intera valle. Si racconta che in passato fosse invocata nei periodi di siccità, e che miracolosamente piovesse dopo le processioni partite da Campo Tartaro.
🥾 Come visitare Sostila
Oggi, Sostila è raggiungibile a piedi da diverse direzioni, con sentieri escursionistici adatti a camminatori allenati:
- Dal sentiero di Lavisolo
- Da Campo Tartano (con segnaletica escursionistica)
- Tempo medio di percorrenza: circa 1,5 – 2 ore a seconda del percorso
- Il borgo è visitabile liberamente, ma non abitato tranne che da Fausto e Alessio
🎒 Portare con sé acqua, scarpe da trekking e una buona dose di curiosità (e rispetto per le storie del luogo).
📸 Perché andarci
Visitare Sostila è un’esperienza unica per:
- Gli amanti dei borghi abbandonati
- Chi è attratto da misteri, leggende e folklore alpino
- Gli appassionati di escursionismo e paesaggi solitari