Le origini di Piateda sono remote ed oscure come gran parte dei comuni della Valtellina; gli studiosi rivelano, attraverso le incisioni rupestri scoperte a Chiuro, Teglio e Grosio, che la valle fosse già abitata nel II a.C. da popolazioni affini a quelle della Valcamonica almeno sul solatio versante retico. Durante la conquista romana la Valtellina era abitata dai Vennones o Vennonetes il cui territorio fu incluso nella Regio XI Transpadana. Difficilmente il versante orobico, per il clima più ostile e le asprezze del territorio poteva richiamare insediamenti permanenti tuttavia, vuoi per la progressiva colonizzazione, vuoi per le vie di collegamento attraverso le valli ed i valichi di Vedello, Ambria e Venina con le confinanti valli bergamasche vennero a formarsi i primi insediamenti umani. Il ritrovamento di una macina a palmento romana avvenuta nel 1897 a quota 1480 mt. fa supporre antiche presenze anche sul versante montano del nostro territorio.