CIAO! COSA CERCHI IN VALTELLINA?
21/12/2024
S. Francesca Cabrini
Panificio prodotti tipici
ORARI APERTURA |
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|---|---|
| Lunedì: 8.00 – 12.30 Martedì – Sabato: 8.00 – 12.30 inverno 15.30 – 18.30 estate 16.00 – 19.00 |
Via Nigola 25, Loc. San Giacomo, Teglio, SO
Hai presente il profumo di pane appena sfornato, quella fragranza che ti scatena l’acquolina in bocca a qualsiasi ora della giornata?
Quello che ormai è difficile annusare perché sono rimaste tante rivendite e pochi forni aperti al pubblico…
Quello che ti riporta alla memoria ricordi lontani...quando il pane era considerata il cibo che non deve mai mancare in tavola…
Se hai voglia di rivivere questa esperienza sensoriale, dove i profumi sono quelli autentici e genuini del pane appena sfornato in un vero panificio valtellinese…
Lascia che ti porti al Panificio Bresesti di San Giacomo di Teglio, dal 1946 un punto di riferimento per chi vuole mangiare il pane buono, fatto come quello di una volta.
Farina, acqua, sale e lievito sono le basi per produrre un pane straordinario che nulla ha a che vedere con quello che solitamente trovi nei supermercati...
Nel loro bellissimo negozio con grande parcheggio, ben visibile dalla SS38 in località Nigola a San Giacomo di Teglio, dove si sono trasferiti da circa 12 anni, Luca attualmente il titolare dell’attività e suo fratello Simone che da una mano in caso di bisogno, mi raccontano la loro storia.
Per la loro famiglia avere “le mani infarinate” è una tradizione iniziata dalla bottega alimentare di nonno Silvio, portata avanti prima da papà Bruno e poi da Luca, che da trent’anni sforna con il suo team ogni giorno pane e prodotti da forno utilizzando, per quanto possibile, le materie prime del territorio.
Quanto entri nel punto vendita che ha voluto conservare uno stile rustico, ti immergi in un viaggio sensoriale a tutto tondo perché, appena varcata la soglia d’ingresso, il profumo del pane appena sfornato riempie l’aria e ti riporta alla memoria ricordi lontani.
Se ti guardi intorno l’occhio cade su scaffali in legno antico, muri in sasso, oggetti e accessori che rimandano alla storia e alle tradizioni valtellinesi.
Vini, farine, miele, marmellate sono in bella vista per chi vuole fare il pieno di sapori di Valtellina.
Bruno e Luca mi raccontano di quel pane che arriva da un tempo lontano, un lavoro iniziato quando si impastava a mano e i forni erano a legna…
Alzo gli occhi e vedo un bastone appeso in orizzontale alla parete con infilate le “brazadele”, così si chiamano le ciambelle di pane di segale in dialetto valtellinese.
Quanto a tradizione qui si fa sul serio…
Semplicità, passione per un lavoro che vede sacrifici in termine di orari.
La sveglia suona sempre prestissimo la mattina, quando le luci dell’alba sono ancora lontane.
Tuttavia per Luca e i suoi collaboratori non è un problema perché quella è la vita che hanno scelto, portare avanti un’attività che ha ottenuto anche il prestigioso riconoscimento come Attività Storica.
Ma che tipo di pane puoi trovare da Bresesti?
Oltre alla classica rosetta o michetta, le ciabattine e i francesini, hanno stilato un vero e proprio calendario per il pane speciale:
E dato che mi piace fare domande e indagare…
Per scoprire cosa si cela effettivamente dietro questa azienda ecco che scopro che…
La farina bianca che viene utilizzata proviene dal grano italiano bianco, macinata da mulini lombardi e…
una parte della segale che utilizza per il pane, arriva da Teglio perché il panificio Bresesti aderisce al progetto “100% Valtellina”, mentre una parte arriva da coltivazioni europee, dato che l’Italia non soddisfa il fabbisogno in questi termini.
E il lievito?
Al Panificio Bresesti non si usano miglioratori o conservanti e si utilizzano sia lievito madre che lievito di birra.
Il lievito madre viene utilizzato soprattutto per lo storico pane di Berola e per pani ai multicereali.
Questo tipo di lievito prevede una lavorazione molto più lunga perché la lievitazione dura una giornata e va impastato più volte.
A proposito del pane di segale di Berola, io conosco un grande fan che ha sempre affermato che “bun come al pan se seghel de Berola ghè ne miga”.
Bhe è mio padre e quando gliel’ho portato ha fatto un sorriso a 32 denti e ne ha tagliato subito una fetta da provare.
Era da tanto che non lo assaggiava e l’ho reso davvero felice (a 94 anni) con un tozzo di pane!
Ma non è solo il pane quello che esce ogni giorno dal forno…
C’è anche il famoso “panun” che, udite udite, è prodotto senza l’aggiunta di burro, uova e zucchero.
Puoi quindi gustare:
Una vera barretta energetica gustosa tutta naturale ma anche una colazione sana, una sfiziosa merenda o un dolcetto speciale a fine pasto.
Il “panun” essendo prodotto senza utilizzare miglioratori o conservanti, si conserva in un sacchetto di carta per due settimane senza perdere le sue proprietà organolettiche, mentre in frigorifero o congelato in freezer si conserva più a lungo.
E poi producono grissini, diversi tipi di biscotti (ho assaggiato i Rùstec al cioccolato e…gocciole o biscotti del genere fatevi da parte…) frollini di saraceno, i biscotti al mais e alla segale, ma anche crostate, brioches e dolcetti vari.
E pure i pizzoccheri freschi, scarrellati da loro, pronti solo da cuocere.
Io mi sono fatta una scorta per provare i vari tipi di pane, un sacchetto pieno che ho posto nel congelatore e che utilizzo all’occorrenza.
Ma soprattutto ho voluto provare il “pezzo da 90” che ha portato la famiglia Bresesti agli onori della cronaca, quella bella!
La famosa “brazadela de Tei”.
Infatti recentemente, il Panificio Bresesti ha raggiunto un traguardo storico: è entrato a far parte della rinomata guida Gambero Rosso, che l’ha nominato tra i migliori panifici d'Italia.
Questa è la prima volta che una bottega tellina riceve un premio di questo calibro, aggiudicandosi il prestigioso riconoscimento dei "Due Pani".
Questo successo, dovuto alla peculiarità del panificio valtellinese che, utilizzando la segale prodotta localmente insieme al lievito madre, dà vita alla caratteristica ciambella tonda e bucata, conosciuta come "brazadela", gli ha riservato un posto di prestigio nella guida Pane e Panettieri d’Italia 2025.
Insomma il pane del Panificio Bresesti prodotto come si faceva una volta, utilizzando solo ingredienti genuini e naturali: farina, acqua, sale e lievito ha colpito particolarmente il Gambero Rosso, che ha apprezzato non solo la “brazadela” classica, ma anche la sua variante dolce, i grissini di segale e di grano saraceno, i pizzoccheri nella loro versione più grossa e ruvida, e dolci tipici come il “panun” e la bisciola.
Luca ci racconta che non si aspettavano un riconoscimento del genere in quanto non ne sapevano nulla.
È stata una vera sorpresa e scoprire di essere inseriti tra i migliori panifici d’Italia, ovviamente ha fatto loro un immenso piacere.
Il Panificio Bresesti ha scelto di non fornire i suoi prodotti alla grande distribuzione, preferendo una produzione a km zero.
"Il nostro pane viene venduto qui e al negozio dello zio in centro San Giacomo, oltre a qualche ristorantino della zona", spiega Luca.
Il grande spazio per il forno e il negozio, insieme all'ampio parcheggio, attirano costantemente tanti clienti, sia valtellinesi che turisti, che si fermano sulla statale 38 fra San Giacomo e Chiuro per acquistare il pane e altre prelibatezze quali pregiati vini valtellinesi e altri prodotti km zero.
A questo punto non ti resta che andare a farti un giro e provare i prodotti Bresesti, anche perchè li trovi solo nel loro punto vendita!
ART'IDEA ITALIA SRLS
Via Mazzini, 23 23100 Sondrio
CF/PI 01035400140
ISCR. REA SO 77902
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