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12/08/2024

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In Magnolta dopo 40 anni

BLOG | 06/08/24

Andavo a sciare in Aprica alla Magnolta già 40 anni fa. 

La mia compagnia preferiva questa località rispetto al Palabione, non so bene perché, ma ogni inverno finivamo sempre lì. 

 

Per me andava bene, visto che ero una "sciatrice tardona" e ho messo gli sci per la prima volta a 18 anni. 

 

Conoscevo bene quella pista, che si raggiungeva con la cabinovia.

Poi c’era la seggiovia o lo skilift (non mi ricordo…)che ti portava fino al punto più alto e la discesa non era difficoltosa.

 

Ci andavamo spesso nel weekend e quindi la Magnolta innevata faceva parte del mio panorama invernale.

 

Sono sincera, in estate non ci ero mai andata.

Ma che effetto strano vedere i prati invece delle piste innevate.

Lo scenario cambia totalmente.

E tornarci dopo tanti anni accende i famosi ricordi…nostalgia degli anni passati.

 

Quindi domenica 4 agosto quando sono stata invitata per la festa della Magnolta in occasione dell’inaugurazione ufficiale della nuova cabinovia, ho preso la palla al balzo…anzi la cabina al volo…per tornare nei luoghi della gioventù.

 

Sono salita su questo nuovo mezzo di trasporto “sospeso” ad una fune, dedicato turisti e sciatori.

La nuova cabinovia ovviamente tutta loggata Aprica è colorata, veloce e silenziosa funzionale con i portasci all’interno, comode sedute imbottite.

In pochi minuti sei in Magnolta, dopo aver ammirato il panorama circostante e l’abitato di Aprica che si allontana lentamente durante la salita.

 

Sei sopra la pista, la nera che in inverno percorri con gli sci ai piedi sfrecciando lungo il muraglione ripido (ho osato una volta sola) e in estate con scarponi e bastoncini ,se ami le escursioni.

 

Domenica mi attendeva un pranzo conviviale a base di piatti tipici valtellinesi, sciatt, pizzoccheri, polenta e salmì e per chiudere in bellezza una favolosa crostata.

 

Alla mattina per i più sportivi erano state organizzate passeggiate ed escursioni per diversi livelli di difficoltà e alle 11 la S. Messa in quota.

 

La mia “predisposizione” allo sport mi ha fatto optare per la via più breve.

In 5 minuti a piedi, percorrendo un ombreggiato sentiero, ho raggiunto la zona del palco dove nel pomeriggio si teneva la cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità.

 

Da qui il panorama è ancora più spettacolare e mozzafiato perchè vedi la val Belviso con la sua diga che si fa spazio tra i boschi.

 

Tanta gente accomodata sul prato per assistere al concerto finale, in alta quota dove Andrea Casta ha tenuto un  Acoustic Concert.

Violino e chitarra hanno diffuso note e vibrazioni emozionanti in alta montagna.

 

È stato davvero un “bel vedere” osservare famiglie, giovani, bambini, anziani seduti e sdraiati sui prati per godere della bella giornata, anche se a volte le nuvole giravano intorno.

 

Insomma una domenica semi-istituzionale si può trasformare in un’esperienza di relax in alta montagna (poche notifiche perchè il cellulare prende poco) godere la frescura naturale che ti regala la quota, e ascoltare musica da un insolito palco.

 

Aprica resta una delle mete preferite dai turisti in Valtellina, infatti la gente che passeggia per le vie ne è testimone, sia in estate che in inverno.

 

Le iniziative organizzate sono sempre tante per tutti i gusti e tutte le età.

Dunque trova l'occasione giusta per farci un giro anche tu.

Passeggiate ed escursioni sicuramente non mancano.

 

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