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Ul magnan o paruleer

09/11/18

ANTICHI MESTIERI UL MAGNAN O PARULEER: STAGNINO

Riparava pentole, coperchi o qualsiasi altro recipiente in rame, ferro o alluminio
Inoltre, stagnava culdéeri , conchi , e secchi sédèei.
Finito il suo lavoro, riconsegnava personalmente tutti gli oggetti.
Attrezzi: recipiente con beccuccio dal lungo manico, utilizzato per fondere lo stagno; martello; tenaglia, mantice mantés .
Materiale: rebatii stagno stagn e fogli di rame.
Di solito il magnan si annunciava ad alta voce:
.
Un signore particolarmente burlone, quando arrivava in paese gridava:
.
E’ arrivato il mugnaio con la borsa in mano, con il mantice attaccato al sedere, il mugnaio è sempre lui.
Un particolare avvenimento che lo riguarda:
C’era una signora benestante la quale, ogni qualvolta il mugnaio veniva in paese, il suo “magnan“ di fiducia, gli portava vari tegami in rame, da fargli lucidare.
Un bel giorno, incuriosita dalla “sua tecnica” (lo riteneva il migliore), volle sapere quale prodotto utilizzasse per rendere i recipienti lucidi:
.
Uso lo sterco delle mucche.
Quella non fu una risposta “buttata lì” allo scopo di “prendere in giro” la donna, lo sterco è veramente un ottimo brillantante naturale.
In seguito, non gli portò più nulla da lucidare.

culdéeri: capiente contenitore, che messo sul fuoco serviva per scaldare il latte allo scopo di ottenere il formaggio.
conchi: contenitore dove veniva messo il latte per ottenere la panna.
mantés: soffietto per alimentare il fuoco detto anche lümaaga o sbrufii.
rebatii: particolari chiodi in rame, venivano stretti alle due estremità da una pinza.



Un gentile contributo di Mariella della UILDM Sondrio: memorie raccolte dei suoi genitori