La cucina non ha confini...a Chiuro

mar, 27/05/2025 - blog

Alcune sere fa ho partecipato a La cucina non ha confini, un workshop organizzato da Valtellina & Co. insieme al Comune di Chiuro, nella bellissima cornice di Palazzo Andres.
Valtellina & Co. propone spesso workshop creativi, ma questo, dedicato all’enogastronomia e alla storia, è stato qualcosa di più intrigante...

Un’occasione concreta per riflettere su come i piatti raccontino molto più di quello che sembra.
Un progetto curato nei dettagli da Franca Foianini (direzione artistica), Cristina Turella (PR) e Andrea Basci, fotografo e coordinatore degli eventi.

Chiuro
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Cibo, cultura, prospettive nuove

A condurre l’incontro c’era Gabriele Paleari, etnografo e docente alla Nottingham Trent University.
Con lui si è parlato di cucina non per trovare “la ricetta giusta”, ma per capire come ogni tradizione porti con sé un significato diverso.

Il suo approccio è stato chiaro: osservare, raccogliere, mettere a confronto.
Senza giudicare, senza semplificare. 

Perché una stessa preparazione può cambiare completamente da un luogo all’altro – e ognuna ha il suo valore, nel proprio contesto.

Voglio accennare i pizzoccheri con e senza salvia, perchè spesso mi ritrovo in questo dibattito dove vogliono sempre avere tutti ragione (a torto dunque).

Niente bandiere sui piatti, dobbiamo imparare a contestualizzare e non a demonizzare le diversità.

Gabriele ci ha fatto spostare idealmente tra Svizzera, Slovenia, Croazia e Montenegro.
Abbiamo appreso come la cultura alimentare sia piena di sfumature: stessa ricetta, nomi diversi, ingredienti che variano, usanze che cambiano anche solo attraversando un confine per pochi km.

Ci ha parlato della storia del Maraschino...di come le principali 2 marche si giochino il primato (e in fondo sono ottimi entrambi)

E poi parole come “merenda”, “marenda”, “colazione”… che assumono significati diversi a seconda di dove sei.
Il punto? Evitare di incasellare tutto, perché la cucina non ha confini netti – siamo noi che a volte ce li inventiamo.

A fine serata, lo chef Luca Ferri ha proposto una degustazione ispirata ai temi affrontati, uscendo dalla sua zona di comfort per raccontare – attraverso i sapori – quello che avevamo appena ascoltato.
Il tutto accompagnato dai vini di Marcel Zanolari, precisi, curati, riconoscibili dal suo "tocco" speciale

Questo workshop non è stato un evento da “guardare e basta”. 

Mi ha appassionato ascoltare, capire come spesso sbagliamo a trarre conclusioni affrettate, solo per "sentimento".
È stato un momento per mettere in discussione alcune certezze, per scoprire nuove letture di cose che credevamo di conoscere già.

Se ti interessa vivere esperienze che mescolano storie, territorio e contenuto vero, tieni d’occhio i prossimi workshop di Valtellina & Co.
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