Quella delle Orobie è la prima catena alpina che si incontra risalendo verso nord la pianura lombarda e i rilievi prealpini. Interessa nel suo complesso le province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio.
Il versante meridionale è più dolce e le valli presentano una morfologia più articolata con numerose ramificazioni, mentre il versante settentrionale, quello valtellinese, scende ripido verso la valle dell'Adda segnato da profonde incisioni vallive ad andamento più o meno parallelo.
È su questo versante che si estende il Parco delle Orobie Valetellinesi. Il confine superiore del parco coincide con quello della provincia di Sondrio che percorre lo spartiacque dal Monte Legnone, a ovest, fino al Passo dell'Aprica, a est; mentre quello inferiore si attesta mediamente intorno ai 1000 m.
Rigogliosi boschi di latifoglie alle quote inferiori, e di conifere più in alto, crescono favoriti dall'esposizione settentrionale del versante e dalle abbondanti precipitazioni.
L'abete rosso, o peccio, è l'albero più diffuso del Parco, sostituito dall'abete bianco in associazione al faggio, nel settore occidentale, e dal larice o dal pino cembro, alle quote più elevate. Rododentri, ontani e ginepri segnano il passaggio dalla foresta alla prateria alpina che nei mesi estivi si colora con vistose fioriture.
Gli ambienti rupestri e quelli periglaciali, caratterizzati da condizioni di vita estreme, ospitano vegetazioni specializzate, con specie appariscenti come diverse sassifraghe, Corydalis lutea e Ranunculus glacialis.
Due endemismi orobici: la Sanguisorba dodecandra, abbondante lungo i corsi d'acqua nel settore orientale, e la Viola Comollia, rarità dei ghiaioni d'alta quota, si possono considerare vere e proprie perle botaniche. Scopri di più. Clicca qui
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