Un tuffo nella storia di Chiavenna
Chiavenna ha origini antiche: già in epoca preromana era abitata da popolazioni alpine, probabilmente liguri e successivamente celto-retiche. In epoca romana, era nota come Clavenna e rappresentava un punto nevralgico per i commerci e i collegamenti militari lungo la via dello Spluga. Fu conquistata dalle truppe dell'imperatore Augusto nel 16 a.C. e divenne parte della Rezia.
Nel Medioevo, la sua posizione strategica ai piedi dei valichi dello Spluga e del Septimer ne fece un territorio ambito da diversi poteri. Passò sotto il controllo dei Longobardi, dei Franchi e infine dei vescovi di Coira. Nel corso del XIII secolo, entrò nell'orbita del Ducato di Milano, sotto i Visconti e poi gli Sforza.
Dal 1512 al 1797 Chiavenna fu soggetta alle Tre Leghe Grigioni, alleate della Confederazione Elvetica: un periodo caratterizzato da autonomia amministrativa, vivacità commerciale e apertura culturale, con un'importante presenza di riformati e intellettuali protestanti. Dopo la parentesi napoleonica, il territorio fu annesso al Regno Lombardo-Veneto e quindi al Regno d'Italia nel 1861. Chiavenna ha conservato un'identità forte, intrecciando influenze alpine, lombarde e retiche che ancora oggi si leggono nell'architettura, nella lingua e nelle tradizioni locali. Nel corso dei secoli, la città ha avuto un ruolo strategico come punto di transito attraverso i valichi alpini dello Spluga e del Septimer.
Foto Gallery: Paolo Lanciani