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13/10/2024

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Basin de Sundri

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Pasticceria

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via don guanella 13, sondrio, so

+39 3475735079

basindesundri@gmail.com

https://basindesundri.com/

Dove nascono i “Basin de Sundri”, i deliziosi biscotti del capoluogo, che… se li assaggi “uno tira l’altro”?

Ti porto a conoscere la Pasticceria Artigianale di Michele Pompucci, una vera chicca valtellinese, il biscottificio più piccolo d’Italia.

 

Il profumo inconfondibile  mi conduce nel minuscolo laboratorio di soli mq 60 in periferia di Sondrio, dove si  producono favolosi biscotti, che per Michele, sono un pezzo di storia della sua vita.

I “Basin de Sundri” il suo prodotto di punta, prendono vita seguendo un’antica ricetta della più famosa “bisciola”nata nel 1800 a base di farina e frutta secca.

Questi componenti  vengono  riformulati appositamente per i biscotti, rendendoli più leggeri ed economici da preparare, vista la difficoltà del periodo nel reperire gli ingredienti.

 

Nonostante questi accorgimenti purtroppo, pochi anni dopo, questi dolcetti scompaiono dalle cucine, spariscono dalle tavole dei valtellinesi, forse a causa della guerra di inizio ‘900 ma soprattutto perché diventa difficoltoso se non impossibile trovare le materie prime occorrenti per realizzare la ricetta.

 

Fino a quando… 

 

Vincenzo, il papà di Michele (quasi come nelle favole)  dopo tanti anni, ritrova la formulazione originale e decide di riproporre i biscotti che ancora non hanno un nome…

Viene rispolverata quindi una ricetta antica di cento anni che Michele custodisce gelosamente e che suo padre fa rivivere grazie alle sue sapienti mani di pasticcere.

In primis vengono “battezzati” con il nome “Dolce della Valtellina” e sono composti,  da farina di segale, farina bianca, noci, fichi, uvetta, miele e grappa.

 

Nel corso degli anni Michele dona il suo tocco “magico”, affina ulteriormente la ricetta, mantenendo gli ingredienti originali,  e i biscotti finalmente prendono il nome di “Basin de Sundri”.

 

Perchè un nome dialettale?

 

Lui ama il dialetto, le sue origini e per questo decide con il cuore  per un nome che rispetti e identifichi il territorio dove Michele è cresciuto e al quale è  molto legato: Sondrio.

Anche l’etichetta da apporre sulla confezione viene studiata e curata meticolosamente.

 

L’immagine che identifica questi deliziosi dolcetti, raffigura un uomo e una donna con costumi d’epoca tipici di Sondrio, all’esterno della Collegiata, la chiesa principale della città, situata in Piazza Campello.

 

Il disegno originale viene “scovato” da Michele durante le sue ricerche in biblioteca.

 

È tratto dalla copertina di un libretto, "Guida illustrata di Sondrio e dintorni" pubblicato nel 1897.

 

Oggi questa immagine è  diventata il simbolo di Sondrio...insieme ai suoi biscotti.

 

È difficile descrivere i “Basin de Sundri”...

Sono biscotti morbidi ma non troppo, con un impasto dolce e gustoso, non sono pesanti, non sono secchi…sono una via di mezzo tra la bisciola e i pasticcini.

 

Sono semplicemente fantastici.

Ne mangi uno e senza che te ne accorgi hai finito il pacchetto. Ti si sciolgono in bocca e non ti stancano mai.

 

Dolci al punto giusto, li gusti a qualsiasi ora del giorno…e della notte se ti viene una fame improvvisa…

 

Attenzione perchè creano dipendenza…se li condividi con amici e parenti, sappi che non ne avanzeranno mai…

I gusti dei biscotti artigianali prodotti da Michele sono tanti, tutti diversi, e ognuno di loro ha una storia.

 

I “Giazzà”, i suoi savoiardi impastati alla vecchia maniera con zucchero e uova, che si devono montare per un’ora per poi incorporare la farina piano per non “smontarli”.

Sono dedicati a nonna Jole, nata e cresciuta a Scarpatetti, la contrada più caratteristica di Sondrio e che li chiamava così perché finita la cottura si forma una specie di brina e spoiler…presto ci sarà anche la “Scarpategia” una torta nuovissima anche questa a lei dedicata, che sta per essere sfornata in esclusiva.

 

I “Bumbeti de l’alpìn” invece sono simili ai “Basin” ma hanno le gocce di cioccolato e molta più grappa, ispirati alla sua esperienza da alpino di gioventù.

Sono ben 32 i tipi  biscotti sfornati dal laboratorio di Sondrio: 

cicìn de seghel, numa castegni, pistacchiotti, canelin, biscot al lac, biscot de l'ava, biscutìn al lac` de cavra, Biscutìn a li castègni , Biscutìn a li nisciöli, biscotti al furmentun, pan e fic e così via…

 

I Biscutìn nùs e mél (che richiamano il sapore della Cùpeta) sono a base di miele, ingrediente che ricorda la storia con il bisnonno durante la guerra.

 

Questi spediva al figlio prigioniero in Germania i pacchi con i viveri,  che contenevano sempre all’interno un panetto di burro avvolto nel miele per conservarlo intatto.

 

E poi non può mancare il “Panun Rùstich”, senza burro e senza grassi aggiunti ma con tanta frutta secca.

Una vera chicca valtellinese.

 

Non solo biscotti, ci sono anche le torte. Favolose crostate alla marmellata e l’ultima nata La Valtelinesa, che contiene più frutta secca che farina…

Michele mi parla del suo lavoro con il sorriso...

Un ventilatore "rinfresca" le giornate afose trascorse davanti ai forni accesi.

Ma lui non si scompone, da una vita è così.

E ogni mattina si sveglia felice per il suo lavoro che svolge con amore e passione.

Gli chiedo se non ha mai pensato di ingrandirsi: "No, a me basta il mio spazio e il mio lavoro. Mi accontento e sono soddisfatto di quello che produco. Poter donare felicità attraverso i miei biscotti, è già una grande soddisfazione"

Nel piccolo laboratorio tutto è studiato su misura, non si può sprecare spazio.

I carrelli con i vassoi di biscotti appena sfornati vengono spostati e posizionati in base alle necessità e all’occorrenza, con precisione meticolosa. Altrimenti non ci si muove.

 

Inutile dire che Michele non ha mai un attimo di riposo per stare dietro alle richieste che ormai arrivano sempre più copiose da ogni parte d’Italia.

Ma è bene precisare che  non svolge tutto il lavoro da solo, sarebbe impossibile vista la mole di ordini che riceve costantemente.

Angelo, suo braccio destro e factotum del laboratorio, lo aiuta destreggiarsi tra ingredienti, impasti, forno, prodotti pronti da insacchettare, spedire e consegnare.

Ma anche un’altra figura molto importante collabora con Michele, è Fatou sua moglie, che ha deciso di mettere le mani in pasta…anzi tra i biscotti, per aiutarlo in questo “dolcissimo” lavoro.

 

La cosa meravigliosa è che a parte gli impasti e la cottura che avvengono con impastatrice e forno, il resto è realizzato a mano. 

I sacchetti vengono riempiti e pesati ad uno ad uno manualmente.

Così le etichette che vengono attaccate con amore su ogni pacchetto.

 

In uno scaffale proprio le scatole di queste ultime, hanno catturato la mia attenzione.

Mi è parso di fare un salto nel passato, quando il vivere era più lento, quando tutto era così semplice e genuino…

In questo nido profumato di dolci appena sfornati,  capita di vedere anche i piccoli Davide e Vincenzo, i figli di Michele e Fatou, che scendono da casa per sentire il profumo dei biscotti e a salutare mamma e  papà il quale vorrebbe tramandare loro, la tradizione della pasticceria…

Chissà se riuscirà nel suo intento, come ha fatto suo padre con lui…io lo spero tanto.

Una pasticceria artigianale che nasconde al suo interno la  lunga tradizione di una famiglia speciale, dove ogni prodotto sfornato racconta una storia, un gusto, un’emozione da ricordare.

Ecco dove puoi trovare in vendita i “Basin de Sundri” e gli altri prodotti di Michele Pompucci :

Le Rocce Market,

Latteria di Chiuro,

Drogheria Motta,

Il Negozietto Di Carlo Del Marco,

negozi Punto Valtellina

punti vendita catena Conad

Azienda Agricola Muffatti Moreno - Faedo

Cooperativa di Albosaggia

 

e nei migliori negozi della provincia che vendono prodotti valtellinesi.

via don guanella 13, sondrio, so